Germania e Polonia sono i due Paesi che visiteranno oltre 40 studenti di tre scuole secondarie di secondo grado di Chivasso che quest’anno partecipano al progetto “Treno della Memoria” per ricordare gli orrori della Shoah. I principali memoriali della deportazione di Berlino, Cracovia, con il ghetto ebraico e la fabbrica di Schindler, ed i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau sono tra le tappe in programma nella settimana a partire dal prossimo 9 febbraio. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Chivasso finanzia una quota per ogni studente coinvolto dagli istituti di istruzione superiore “Europa Unita”, “Carlo Ubertini” e dal Liceo “Isaac Newton”.
In questi giorni, a Palazzo Santa Chiara, l’associazione “Treno della Memoria” sta tenendo azioni e attività di approfondimento storico e di riflessione sui temi del progetto. La creazione di un gruppo protetto che valorizzi le differenze e all’interno del quale ogni partecipante possa esprimersi liberamente è fondamentale per la costruzione del senso di solidarietà che i partecipanti devono provare tra l’uno e l’altro e nei confronti dell’umanità tutta. In uno dei confronti con i giovani ha preso parte anche il sindaco Claudio Castello che ha invitato gli studenti a fare “un’esperienza culturale ed emotiva profonda, per poter trasmettere ai propri compagni di scuola, con occhio lucido e spirito critico, le vicende storiche e le questioni ideologiche del genocidio nazista”. Al ritorno dal viaggio, sarà promosso un incontro di rielaborazione per illustrare i momenti più rilevanti dei percorsi effettuati.
Negli anni il Treno della Memoria ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Camera e del Senato e del Parlamento Europeo ed ha avviato dei protocolli di intesa con Associazione Nazionale Comuni Italiani, Treccani e Unione delle Province Italiane.
Intanto questa mattina, venerdì 26 gennaio, l’amministrazione comunale ha partecipato alla manifestazione della sezione “Boris Bradac” dell’Anpi di Chivasso che ha onorato il ricordo dei deportati chivassesi, vittime delle leggi razziali. Assieme a numerosi studenti, un corteo partito dalla sede municipale ha reso omaggio alle pietre d’inciampo, collocate in via Torino e piazza della Repubblica, intestate rispettivamente alla memoria di Arrigo Levi ed Ester Ernesta Sacerdote.