"Per chi, come me, è di Torrazza, oggi è un giorno speciale perché è un giorno di passeggio nel tempo e nella storia. Storia di un paese e della sua gente, delle famiglie che hanno contribuito a crearlo e a farlo crescere. È la mia storia. Dei miei genitori e di chi prima di loro. È la storia dei miei figli e di mio nipote”. Parla Gianluca Gavazza Consigliere Segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte. "La Festa per i 100 anni di Torrazza rappresenta un momento importante fatto di ricordi, di condivisioni personali ma anche di luoghi simbolo. Ed è bello vedere le vecchie e le nuove famiglie, chi è a Torrazza da sempre e chi ha scelto di esserci".
Nel 1923, esattamente il 1settembre, con un atto di Vittorio Emanuele III del 15 luglio di quell'anno, fu decretato il distacco delle frazioni Torrazza e Borgoregio dal Comune di Verolengo e ciò ha dato vita a un nuovo Comune che prese il nome di Torrazza Piemonte.
Questo fu possibile grazie all'apertura della ferrovia Torino-Milano e all'impianto di importanti fornaci sul territorio che hanno, di fatto, permesso il rifiorire dell'economia e l'irrobustimento della struttura sociale attraverso i tanti lavoratori e alle tante famiglie provenienti dal Nord e dal Sud, da tutte le regioni d'Italia, che vi lavoravano.
"Questi uomini e queste donne sono da ringraziare perché sono stati loro a far vivere il nostro comune: con il lavoro, ma anche con la voglia di aggregarsi, del sentirsi parte della vita del paese, volesse questo dire partecipare alle feste o scegliere la politica attiva - prosegue il consigliere della Regione Piemonte Gianluca Gavazza -. "Se faccio scorrere i miei 60 anni ripenso a tante persone, tanti commercianti con le loro botteghe, le piole diventate poi ristoranti, i mestieri che non ci sono più e tutti gli aneddoti: perché in un piccolo comune ci si conosceva tutti, nel bene e nel male, e ci si aiutava nelle grandi difficoltà. Insieme. Essere 'comune' significa soprattutto questo. E non importava se tra Torrazza e Borgoregio c’era competizione e sana concorrenza per essere ognuno i migliori: quando c’era bisogno c’eravamo tutti. Nel cuore ho tante persone, molte non ci sono più, che onoro oggi in questo compleanno speciale, perché senza di loro Torrazza non sarebbe quella che è".
"Un prezioso ricordo, va al lavoro svolto dal personale, i segretari, i sindaci, gli assessori e consiglieri che si sono succeduti in questi 100 anni e con onore e senso dell’istituzione. Molti di loro li ho conosciuti personalmente. Della mia famiglia annovero mio bisnonno Giacomo Careggio giudice conciliatore; tra i dipendenti mio zio Nani (Antonio Simioni) e tra gli amministratori mio padre Felice e mio zio Francesco nonno di Andrea sindaco di Cavagnolo. Ringrazio il Sindaco Massimo Rozzino e l’amministrazione tutta per il grande lavoro fatto nell’organizzazione. Ringrazio il mio Presidente Alberto Cirio che è riuscito domenica, a ritagliarsi un momento sapendo a quanto tenevo alla sua presenza e ringrazio i miei colleghi in Regione, l’assessore Tronzano e il Consigliere Cerutti, i Sindaci dei comuni limitrofi e tutti quelli che hanno condiviso con me la festa. Ancora 100 per altri 100 di questi giorni Torrazza mia!", conclude Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte.