“Come si fa a morire così, un ragazzo bravissimo, sempre allegro e con tanta voglia di lavorare”. Nasconde il viso tra le mani senza riuscire a trattenere le lacrime Cinzia, una cugina dell’operaio più giovane, 22 anni appena, investito e ucciso la scorsa notte da un treno a Brandizzo mentre con altri 4 colleghi, tutti deceduti, stava eseguendo lavori di manutenzione sui binari.
"Non si può morire così"
“Come si fa dire che sono pezzi, non sono puzzle, sono persone, sono morti in cinque, è evidente che qualcosa è andato storto”, aggiunge. “Lavorava spesso di notte, l’ultima volta l’ho visto ieri sera a cena, amava il suo lavoro, non aveva paura di niente”, racconta Melania che prosegue: “era il figlio del mio compagno ma l’ho cresciuto io, era un ragazzo bravissimo che amava il suo lavoro e io gli volevo un bene dell’anima”.
Quel post quasi premonitore
Intanto ha suscitato molta emozione, il post quasi premonitore che poche ore prima dell'incidente era stato pubblicato su Tik Tok da Michael Zanera, l'operaio 34enne di Vercelli tra le cinque vittime della tragedia. Nel post si vede una fotografia di una rotaia con una croce infuocata in mezzo e poi poche parole scritte dallo stesso Michael: "È la prima volta che mi succede che mentre saldo la rotaia mi esce un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente".
La procura di Ivrea apre inchiesta
La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. Gli investigatori, intanto hanno già sequestrato diversi documenti e sentito diverse persone, tra cui i macchinisti che erano alla guida del treno.
Da chiarire ci sono diversi aspetti, innanzitutto accertare se al momento dell’incidente c’era o meno un’interruzione della linea che avrebbe dovuto esserci. All’attenzione degli inquirenti anche la verifica delle apparecchiature del convoglio che ha investito e ucciso gli operai.