Spaccature all'interno del fronte dei lavoratori che ormai da alcuni giorni stanno protestando (anche) di fronte ai magazzini di Mondo Convenienza di Volpiano e Settimo Torinese.
Se infatti da ieri la protesta organizzata da Si Cobas ha creato grossi impedimenti al normale svolgimento delle attività (con la richiesta di migliorie contrattuali su orari, salari e sicurezza per gli operatori legati a Veneta Logistic, che collabora con la fabbrica di mobili), ci sono alcuni addetti che chiedono di poter continuare a lavorare. E per farlo si sono presentati questa mattina davanti alla questura di Torino, in corso Vinzaglio, ma anche nella piazza dove si trova il municipio di Settimo Torinese. La richiesta è "fateci lavorare".
Proprio per quanto riguarda Settimo, già nella giornata di mercoledì la sindaca Elena Piastra e l'assessore al lavoro Daniele Volpatto hanno incontrato i lavoratori che hanno picchettato il locale magazzino e hanno dato sin da subito la disponibilità a partecipare a un tavolo di mediazione fra le aziende (Mondo Convenienza e Veneta Logistic) e lavoratori.
Nella giornata di oggi, però, un'altra rappresentanza di lavoratori, diversa dalla prima e contraria al blocco dello stabilimento, ha occupato la piazza del Comune di Settimo chiedendo di rimuovere i picchetti. Anche in questo caso, i lavoratori e i loro rappresentanti sono stati ricevuti in Municipio. L'amministrazione Comunale ha ribadito la propria disponibilità ad agevolare un tavolo di trattativa che comprendesse a questo punto l'azienda e i rappresentanti di entrambi i due gruppi di lavoratori.
"Pur non essendo nelle condizioni di entrare nel merito delle rivendicazioni dei lavoratori, abbiamo espresso solidarietà al loro diritto a manifestare nei limiti consentiti dalla legge, ribadendo la necessità che sia rispettato quanto stabilito dal contratto di lavoro – commenta Volpatto -. Abbiamo fatto quanto in nostro potere per sbloccare una situazione dando la disponibilità a favorire un confronto fra le parti. Auspichiamo che quanto prima si possa riaprire lo stabilimento, anche per garantire la sussistenza ai lavoratori e alle loro famiglie, ferma restando la necessità di garantire al personale condizioni di lavoro eque e rispettose dei contratti".
Gli stessi sindacalisti hanno commentato la giornata di oggi sui canali social: "I lavoratori in lotta chiedono miglioramenti immediati e concreti delle loro condizioni con richieste sindacali per le quali il comune di Settimo, pure considerando la denuncia operaia dello sfruttamento e dell'illegalità (condizioni di lavoro non risolte dall'intervento né della magistratura né della Dtl - Ispettorato del lavoro), ha chiesto un tavolo in prefettura tra azienda e sindacato per favorire la trattativa".