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Economia e lavoro | 13 luglio 2023, 16:07

Mondo Convenienza, la protesta degli addetti si spacca, addetti davanti alla questura: "Fateci lavorare"

Da mercoledì picchetti impediscono le operazioni davanti ai magazzini di Volpiano e Settimo Torinese. Ma alcuni dipendenti adesso si smarcano e la giunta di Settimo si offre di mediare

picchetto di protesta di fronte a una fabbrica

Si spacca il fronte della protesta e c'è chi chiede di tornare a lavorare

Spaccature all'interno del fronte dei lavoratori che ormai da alcuni giorni stanno protestando (anche) di fronte ai magazzini di Mondo Convenienza di Volpiano e Settimo Torinese.
Se infatti da ieri la protesta organizzata da Si Cobas ha creato grossi impedimenti al normale svolgimento delle attività (con la richiesta di migliorie contrattuali su orari, salari e sicurezza per gli operatori legati a Veneta Logistic, che collabora con la fabbrica di mobili), ci sono alcuni addetti che chiedono di poter continuare a lavorare. E per farlo si sono presentati questa mattina davanti alla questura di Torino, in corso Vinzaglio, ma anche nella piazza dove si trova il municipio di Settimo Torinese. La richiesta è "fateci lavorare".

Proprio per quanto riguarda Settimo, già nella giornata di mercoledì la sindaca Elena Piastra e l'assessore al lavoro Daniele Volpatto hanno incontrato i lavoratori che hanno picchettato il locale magazzino e hanno dato sin da subito la disponibilità a partecipare a un tavolo di mediazione fra le aziende (Mondo Convenienza e Veneta Logistic) e lavoratori.

Nella giornata di oggi, però, un'altra rappresentanza di lavoratori, diversa dalla prima e contraria al blocco dello stabilimento, ha occupato la piazza del Comune di Settimo chiedendo di rimuovere i picchetti. Anche in questo caso, i lavoratori e i loro rappresentanti sono stati ricevuti in Municipio. L'amministrazione Comunale ha ribadito la propria disponibilità ad agevolare un tavolo di trattativa che comprendesse a questo punto l'azienda e i rappresentanti di entrambi i due gruppi di lavoratori.

"Pur non essendo nelle condizioni di entrare nel merito delle rivendicazioni dei lavoratori, abbiamo espresso solidarietà al loro diritto a manifestare nei limiti consentiti dalla legge, ribadendo la necessità che sia rispettato quanto stabilito dal contratto di lavoro – commenta Volpatto -. Abbiamo fatto quanto in nostro potere per sbloccare una situazione dando la disponibilità a favorire un confronto fra le parti. Auspichiamo che quanto prima si possa riaprire lo stabilimento, anche per garantire la sussistenza ai lavoratori e alle loro famiglie, ferma restando la necessità di garantire al personale condizioni di lavoro eque e rispettose dei contratti".

Gli stessi sindacalisti hanno commentato la giornata di oggi sui canali social: "I lavoratori in lotta chiedono miglioramenti immediati e concreti delle loro condizioni con richieste sindacali per le quali il comune di Settimo, pure considerando la denuncia operaia dello sfruttamento e dell'illegalità (condizioni di lavoro non risolte dall'intervento né della magistratura né della Dtl - Ispettorato del lavoro), ha chiesto un tavolo in prefettura tra azienda e sindacato per favorire la trattativa".

Massimiliano Sciullo

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