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Economia e lavoro | 11 luglio 2023, 07:00

Produrre energia per non pagare super bollette: Torino unisce le aziende in Barriera di Milano e nel Canavese

Sono rispettivamente 12 e 6 le imprese pioniere che parteciperanno alle due iniziative legate al fotovoltaico per autoconsumo, ma anche vendendo a terzi

foto di archivio e conferenza 10-7

Produrre energia per non pagare super bollette in Barriera di Milano e nel Canavese

Una a Barriera di Milano con 12 aziende e un'altra nel Canavese (nella zona di Scarmagno e paesi vicini) con altre 6 fabbriche. Ecco i primi due esempi di Comunità energetica che muovono i primi passi a Torino e provincia sullo stimolo del progetto CERTo, voluto dalla Camera di commercio di Torino insieme a molte realtà, compreso il Politecnico (Energy Center), Fondazione Links e Consorzio Univer.

Aree dismesse diventano fonti di energia fotovoltaica

Si tratta di comunità energetiche dedicate alle energie rinnovabili, che possono trovare la loro casa in aree industriali dismesse, magari con superfici ampie e inutilizzate. Si andrebbe ad abbinare così una logica di riqualificazione a una di lotta al caro bollette, per calmierare i prezzi. Andando a dare risposte anche a quelle realtà che, abitando in zone centrali e magari vincolate da tutele architettoniche, non hanno possibilità di installare pannelli.

In queste zone si potranno localizzare impianti fotovoltaici in grado di produrre l'energia necessaria all'autoconsumo di chi le attiva, ma anche con la possibilità di rispondere alle necessità di altre aziende vicine che non hanno spazi a disposizione. Senza dimenticare le associazioni di categoria. Ogni impianto può arrivare a un megawatt di potenza, ma ogni Cer può contare su più impianti.

"È un lavoro iniziato nel 2022 per cercare di aiutare quelle aziende che soffrivano i rialzi potenti dei costi dell'energia in bolletta. E questa delle comunità energetiche è un tema di cui si parlava già prima della crisi, ma cui si faticava a dare concretezza", commenta Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio. 

Hanno risposto in 110, si parte con due zone 

Sono state 110 le imprese che hanno risposto alla mappatura della Camera di Commercio (per 162 sedi operative), trovando appunto risposta nelle due zone ribattezzate "Monterosa" e "Canavese".

In Italia si contano oggi 67 realtà legate all'autoconsumo collettivo e alle comunità energetiche (46 e 21, rispettivamente). Con 11 esempi già approvati, il Piemonte è alle spalle del solo Veneto in Italia (che ne conta 13).

"Sono progetti che possono arrivare anche a una decina di milioni di euro di spesa - spiega Sergio Olivero, dell'Energy Center del Politecnico - e servirà, oltre all'appoggio di banche e finanziatori, anche la promozione dell'iniziativa verso il territorio e verso altri potenziali partecipanti".

"Ma servono anche una filiera di competenze e di professionisti, per fare funzionare queste Comunità", aggiunge. "Per esempio per gestire tramite una piattaforma digitale la fase di vendita dell'energia, ma anche le attività di ricarica e tutto il resto".

"C'è un bisogno enorme di siti pilota, in Italia - prosegue - un sistema territoriale che dia spazio a investimenti fino a 100 milioni di euro e che possa sfruttare i fondi europei del Pnrr, magari quelli destinati ai Comuni sotto i 5000 abitanti".

Nel medio periodo si punta a creare un'alleanza di Comunità energetiche, cosi da dare vita ad una Cet, Comunità energetica di territorio. Nell'autunno del 2023, dopo l'incontro che si terrà in questi giorni con le aziende aderenti, si terranno nuovi incontri con potenziali partecipanti sul territorio.

Massimiliano Sciullo

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