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Economia e lavoro | 22 luglio 2021, 08:38

Green pass, il mondo dell'artigianato è favorevole: "Ma i costi non ricadano sulle nostre aziende"

"Meglio la certificazione che nuove restrizioni". Lo pensa il 61,5% delle aziende operanti nei settori di commercio, enogastronomia e turismo, trasporto privato ed eventi. De Santis (Confartigianato Torino": "Il green pass delle piccole imprese si chiama senso di responsabilità"

green pass sul cellulare

Anche il mondo artigiano si schiera a favore del green pass

"Meglio il green pass che il ritorno alle restrizioni e alle fasce colorate". Lo pensa il mondo piemontese dell’artigianato e della micro impresa, interrogato da un sondaggio recente di Cna. 

In particolare, il  61.54% gli operatori del commercio, dell’enogastronomia e del turismo, del trasporto privato e degli eventi, pensa che il Green Pass sia una tutela per la propria attività, i propri clienti e i dipendenti, mentre il 38.46% ritiene possa arrecare dei danni. Artigiani e imprenditori considerano Green Pass e campagna vaccinale alleati per le loro imprese e temono fortemente un ritorno alle zone colorate, con conseguenti limitazioni alla mobilità.

Le nostre aziende – commenta il segretario regionale della CNA Piemonte Delio Zanzottera – continuano a dimostrarsi responsabili. Non vivono l’adozione del Green Pass come una limitazione, ma come un possibile alleato per continuare a lavorare dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Settori pesantemente colpiti dal lockdown vogliono, quindi, una ripartenza che tuteli la loro attività di imprenditori e cittadini, che difenda la loro salute, dei dipendenti e dei clienti. Dovremo agire con tutti i soggetti perché l’adozione di questi strumenti non rappresenti ulteriori costi per le imprese e non appesantisca le procedure. Siamo consapevoli che chi viola davvero i diritti di tutti è il virus e che insieme, responsabilmente, possiamo cercare e trovare le soluzioni”.

Le Istituzioni sanitarie del Piemonte, le Amministrazioni e la Politica devono fare tutto il possibile affinchè non si verifichi una quarta ondata della pandemia che potrebbe portare a rallentamenti, se non a nuovi stop, di produzione, e quindi a conseguente nuova cassa integrazione, nuove riduzioni di consumi e a una terrificante gelata sul turismo. Per questo occorre fare una forte opera di persuasione sui cittadini, soprattutto anziani e giovani, che ancora non si sono vaccinati e un richiamo di responsabilità affinché adottino tutti le misure di prevenzione”. Così Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino sull’acuirsi del virus in Piemonte e sull’aumento, preoccupante, dei casi di positività.

 

Il green pass delle piccole imprese si chiama senso di responsabilità – sottolinea De Santis - quello che abbiamo applicato fin dall’inizio della pandemia, adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus, perché abbiamo a cuore la salute nostra, quella dei nostri dipendenti e di tutta la comunità. Per noi non è una novità, poiché abbiamo imprese nelle quali lavorano insieme imprenditori, dipendenti e collaboratori”.


Due dati mi auguro di leggere molto presto – conclude De Santis - il numero dei ricoverati a zero e dei vaccinati al 100% (salvo i non vaccinabili, ndr)”.

 

M.Sci

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