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Cultura | 02 dicembre 2020, 17:33

La senatrice Liliana Segre è cittadina onoraria di Chivasso

L'onorificenza è stata consegnata durante la seduta del Consiglio comunale

La senatrice Liliana Segre

La senatrice Liliana Segre

Durante la seduta del Consiglio comunale di lunedì 30 Novembre, l'amministrazione comunale di Chivasso ha conferito la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre.

Il conferimento arriva a seguito dell’approvazione della deliberazione del Consiglio Comunale n.47, del 25 Novembre 2019, in cui l’Amministrazione ha espresso ferma condanna per gli insulti a sfondo antisemita e razzista rivolti alla Senatrice. Un gesto simbolico, ma doveroso, per esprimere vicinanza, solidarietà, affetto e stima nei confronti di una persona che, con tenacia, signorilità e garbo ha continuato il suo impegno volto a testimoniare l’orrore dell’Olocausto.

Si ricorda che Liliana Segre è nata a Milano il 10 Settembre 1930. A soli 8 anni, in quanto ebrea, iniziò ad essere vittima delle leggi razziali e nel 1938 fu costretta a lasciare la scuola elementare per sfuggire, insieme ad alcuni parenti, alle persecuzioni razziste. Nel 1943, dopo un tentativo di fuga in Svizzera venne arrestata e portata in diverse carceri lombarde fino ad arrivare a San Vittore a Milano, dove rimase detenuta per quaranta giorni. Il 30 gennaio 1944 venne deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Alla selezione, Liliana ricevette il numero di matricola 75190, che le venne tatuato sull'avambraccio. Fu messa per circa un anno ai lavori forzati all’interno della fabbrica di munizioni Union, di proprietà della Siemens. Il 27 gennaio 1945, per sfuggire all'avanzata dell'Armata Rossa, i nazisti sgomberarono il campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz trasferendo a piedi, 56.000 prigionieri tra cui anche Liliana Segre, in un viaggio della morte verso la Germania. A nemmeno 15 anni, fu condotta nel campo femminile di Ravensbrück e in seguito trasferita nel sotto campo di Malchow. Fu liberata il 1° maggio 1945, dopo l'occupazione del campo di Malchow da parte dell’Armata rossa.

Liliana Segre è una dei 25 sopravvissuti, su 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni, che furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. In tutti questi anni, ha continuato a promuovere campagne a favore dei diritti umani, a combattere il razzismo e l’antisemitismo, ha contribuito all’affermazione dei valori civili e culturali, mantenendo viva la memoria degli eventi del passato.

Il 19 gennaio 2018, anno in cui dell'80esimo anniversario delle leggi razziali fasciste, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha nominato Liliana Segre senatrice a vita.

Con queste parole la senatrice ha ringraziato il Comune di Chivasso: “Signor sindaco di Chivasso, Claudio Castello, membri del Consiglio, cittadini, è per me motivo di orgoglio essere diventata una di voi. La proposta è stata da me accolta con entusiasmo perché è l’abbraccio di un’intera comunità, unita e solidale, che mi accoglie. Il conferimento di una cittadinanza non è mai un fatto neutro ma un trasferimento di valori , antichi come il luogo , che vengono offerti in condivisione. Quando ci si apre all’altro si arricchisce il proprio patrimonio sentimentale, sociale, culturale e si diventa biodiversi dunque più umani. Grazie infinite , Liliana Segre”.

Redazione

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