Dopo aver riassaporato il gusto della vittoria contro l’Udinese, conquistando tre punti forse decisivi nella corsa salvezza, il Toro vuole dare continuità alla mini serie positiva, andando a caccia di un altro risultato utile questa sera a Cagliari.
Per la prima volta sarà un Toro diverso, rispetto a quello sceso in campo nei primi due impegni post lockdown: Simone Zaza, uscito a un quarto d'ora dalla fine nella gara di martedì per un problema alla coscia sinistra, non è stato convocato da Moreno Longo, che ritrova invece (per la panchina) Simone Verdi. L’idea del tecnico, a questo punto, è quella di avanzare il jolly Berenguer sulla linea degli attaccanti, mentre sulla fascia sinistra del centrocampo dovrebbe partire dal primo minuto Ola Aina.
“Zaza non c’è: abbiamo preferito non rischiare, ma speriamo non sia nulla di grave”, ha spiegato Longo. “Sono tranquillo, perché chi lo sostituirà si è allenato bene e si farà trovare pronto”. Poi, l’attenzione si è spostata sul Cagliari. “Sarà una partita nella quale affronteremo una squadra che nel girone d’andata ha stupito tutti, perché ha grande qualità. Andare in Sardegna non è mai semplice, ma ci giocheremo le nostre carte per vincere la gara”.
Al terzo impegno in una settimana, con una rosa già ristretta e ulteriormente accorciata da alcune assenze, Longo si è detto tranquillo: “Un semplice colloquio con il giocatore vale a volte più di tutti i test scientifici”, ha detto il tecnico, a proposito del rischio stanchezza per alcuni elementi. E guai a pensare o fare calcoli, ragionando sui successivi impegni contro Lazio e Juve: “Io sono concentrato partita per partita. Quella imminente è sempre la più importante”. Quindi niente turnover, ma in campo tutti i migliori alla Sardegna Arena alle 19.30 di questa sera. Partita dove potrebbe trovare spazio, almeno per uno scampolo, Cristian Ansaldi, finalmente e definitivamente guarito.
“Lo stiamo valutando in queste ore. Vogliamo capire se poterlo schierare dal primo minuto o a gara in corso. Sta sempre meglio e questo ci fa ben sperare”, ha concluso Longo. Col rientro dell’argentino e il ritorno di Verdi (“Simone ha qualità da vendere e potrà aiutare il nostro sviluppo”), per l’allenatore granata l'emergenza è davvero alle spalle.