- 20 marzo 2020, 17:00

Coronavirus, la didattica online tra tentativi e correzioni. Ma i sindacati mettono in guardia: "Grande sforzo dei docenti, ma nessuna imposizione"

Le maggiori sigle hanno scritto al ministro Azzolina: "Non si dia per scontato che docenti e famiglie abbiano gli strumenti adatti". E il Cub scuola: "Pronti a diffidare i dirigenti scolastici che pretendono a distanza modalità della didattica ordinaria"

Coronavirus, la didattica online tra tentativi e correzioni. Ma i sindacati mettono in guardia: "Grande sforzo dei docenti, ma nessuna imposizione"

La didattica online fatica a mettersi in moto: sia per questioni di "abitudine", sia per questioni di disponibilità e competenze tecnologiche (sia da parte delle scuole che da quella delle famiglie). Per ora, le prime settimane di "emergenza Coronavirus" sono state vissute sull'onda della buona volontà: mail, messaggi whatsApp, messaggi vocali, anche brevi video. Addirittura l'utilizzo di cartelle condivise online e diari digitali.

Ma prima che tutto questo entri a regime, servirà ancora tempo e pazienza. Nel frattempo, però, non mancano voci dal mondo sindacale che invitano alla prudenza e che frenano. Come dimostra la lettera che le maggiori sigle del settore (Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) hanno mandato al ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in cui arrivano a chiedere il ritiro della nota contenente le “Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza”. Questo perché, sottolineano, "contenente modalità di organizzazione del lavoro che sono oggetto di relazioni sindacali". 

"L’attivazione della didattica a distanza non può limitarsi a replicare contenuti e modalità tipiche di una situazione di normalità - proseguono i rappresentanti dei lavoratori della scuola -. Quanto a controlli, valutazioni ed esami, andrebbe considerato con la dovuta attenzione che si tratta di attività comportanti per loro natura un carico di stress che nella presente situazione occorrerebbe quanto più possibile attenuare per tutti (alunni, famiglie, docenti, dirigenti)". E ribadiscono anche che le attività inserite nella nota prevedono "che sia i docenti sia gli alunni possano accedere, in modo generalizzato, a connessioni internet con strumenti software e hardware adeguati, cosa che non può certamente darsi per scontata".

Ancora più severa la presa di posizione del Cub scuola, che in una nota della territoriale torinese ha specificato come "Da segnalazioni che ci sono pervenute, risultano essere promosse e avallate da numerosi Dirigenti Scolastici azioni al di fuori della vigente cornice normativa che disciplina la funzione del docente o azioni lesive delle prerogative collegiali". "E' necessario ribadire che, per quanto riguarda la Didattica a Distanza, non esiste nel nostro ordinamento alcuna normativa che disciplini la materia. Anche le recenti note ministeriali in proposito, pur delineando alcune possibilità operative, si limitano a inviti ed esortazioni e non impongono nessun vincolo cogente". E ancora: "Il docente non sarebbe obbligato a nessuna attività ad eccezione di quelle programmate: il fatto che il corpo docente nel suo complesso stia portando avanti, con generosa abnegazione, azioni ed attività a distanza, pur non avendone alcun obbligo contrattuale, è dimostrazione del profondo senso civico della categoria che ha recepito la necessità di non lasciare soli gli allievi in un momento così complicato". Ma Cub scuola ribadisce di essere pronto a diffidare quei dirigenti scolastici che "richiedono ai docenti forme di Didattica a Distanza impostate secondo modalità, condizioni e scansioni tipiche della didattica ordinaria".

Intanto, non mancano scuole in cui si è iniziato una sorta di "censimento" dei dispositivi tecnologici (e della connessione a Internet) a disposizione delle singole famiglie, in modo da poter calibrare al meglio ciò che è possibile fare a distanza e con quali modalità. Da quel punto si partirà per programmare un'attività che tenga conto delle necessità e delle capacità delle famiglie e dei ragazzi. 

Massimiliano Sciullo

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