Scuola e formazione - 06 dicembre 2025, 18:16

Chivasso festeggia un anno di cantiere giovani con "M'illumino al buio"

Al centro diversi temi d’attualità, come l’attivismo, il lavoro, l’uso di sostanze e il ritiro sociale

Il Cantiere giovani, un nuovo progetto innovativo del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO4, guidato dalla dottoressa Silvana Lerda, in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Màrgine, ha festeggiato un anno di attività con l’evento “Mi illumino al buio” a Chivasso, nella sala convegni di Palazzo Einaudi, alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi, del Direttore Generale dell’ASL TO4  Luigi Vercellino, dei Sindaci Claudio Castello (Chivasso), Elena Piastra (Settimo Torinese) e Giulia Guazzora (San Mauro Torinese) e di Dimitri Buzio (presidente LEGACOOP Piemonte).  

Silvana Lerda e Simonetta Matzuzi (vicepresidente della cooperativa Il Margine) hanno introdotto la giornata ricordando come il progetto, che parte da esperienze pregresse, intende dare ascolto, visibilità e spazi in cui i giovani si possano sentire ascoltati e trovare momento di cura, se necessario. Per questo primo anno si è scelto di chiamarlo “Kaukokaipuu”, parola finlandese che descrive la nostalgia per un luogo in cui non si è vissuto, ma che rappresenta un rifugio in cui trovare riparo.  

La forma è stata un talk dinamico, curato dalla dottoressa Anna Maria Accetta, psicologa del CSM di Settimo e referente clinica del Cantiere Giovanni per l’Asl TO4, sul tema del mondo giovanile, arricchito da contributi video, letture, testimonianze, interventi artistici e voci autorevoli di esperti (il professor Alessandro Zennaro, professore ordinario del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, e il dottor Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica-SIEP, Presidente del Collegio nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale e direttore dell’ASL TO5).   

 Al centro diversi temi d’attualità, come l’attivismo, il lavoro, l’uso di sostanze e il ritiro sociale. Hanno dialogato con gli esperti le psicologhe del progetto Simona Santoro e Sharon Carfora Lettieri, sottolineando in particolare la necessità di adottare, sul tema del disagio giovanile, un modello di intervento integrato e multidisciplinare, che unisce assistenza sanitaria e sociale per rispondere a bisogni complessi e sempre più emergenti.   

Al termine, l’evento si è poi spostato all’XXL Café di Chivasso per un “AperiPare nel chill”, con musica e gadget ispirati al mondo della GenZ. All’interno del locale la regista Elena Beatrice con il videomaker Daniele Lince, hanno raccolto testimonianze dirette dei giovani e delle giovani presenti. A seguire, puro svago in cui poter dialogare, confrontarsi e essere semplicemente se stessi. 

comunicato stampa

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