Mancano 48 ore alla fine del Lucca Comics&Games, la grande baraonda che riunisce e coinvolge tutti gli universi nerd del nostro paese e non solo.
Per chi ama i fumetti, i giochi, il cosplay, le serie tv, l’animazione, il cinema e ogni altra arte legata alla fantasia, è un po’ come fosse festa nazionale, Natale, Capodanno, il compleanno di tutti quelli che credono o sperano che forse, laggiù, in qualche metaverso, i personaggi e le loro storie esistano davvero.
Elencare tutte le iniziative e le novità di questa edizione 2025 è, come d’altronde per le edizioni precedenti, praticamente impossibile. Sono un’infinità. Si può però selezionare qualcosa tra gli eventi più curiosi, ricercati e particolari, come ad esempio, quello che è avvenuto ieri, presso il Cinema Centrale della città: RaiPlay e Rai Teche hanno presentato in anteprima due episodi restaurati della serie animata “Il fiuto di Sherlock Holmes”, la celebre coproduzione italo-giapponese che fu diretta in parte da Hayao Miyazaki. Da domani 3 novembre RaiPlay renderà disponibili i primi cinque episodi restaurati e proseguirà con nuove uscite ogni lunedì.

Hayao Miyazaki
La serie, lo ricordiamo, è nata nel 1981 dalla collaborazione tra lo Studio Rever dei fratelli Pagot e la Tokyo Movie Shinsha; si tratta di uno dei pochi esempi di cooperazione avvenuta tra autori italiani e giapponesi. I primi sei episodi furono diretti proprio da Miyazaki, all’epoca reduce dal successo di “Conan il ragazzo del futuro”, poi, a causa di problemi derivati da una rivendicazione di diritti da parte degli eredi di Conan Doyle, la produzione subì un brusco arresto.

Un fotogramma dell’anime “Conan il ragazzo del futuro” di Miyazaki
Nel 1984, in concomitanza con l’uscita di “Nausicaa della valle del vento” sempre del Maestro Miyazaki, il progetto venne ripreso e completato con altri venti episodi diretti da Kyosuke Mikuriya. In Italia la serie arrivò su Rai 1 nel novembre dello stesso anno, trasmessa a puntate brevi all’interno dei programmi per ragazzi. Nonostante la qualità delle animazioni e delle storie, l’anime da noi ebbe meno successo rispetto al Giappone, dove fu accolto con grande entusiasmo.
La sigla dell’anime “Il fiuto di Sherlock Holmes”
Ambientato in una Londra popolata da personaggi con sembianze canine, “Il fiuto di Sherlock Holmes” segue le avventure del celebre detective (lui in realtà ha l’aspetto di una volpe) e del suo fidato Watson contro il genio del male Moriarty. Solo sei episodi portano la firma diretta di Miyazaki, ma in tutta la serie si ritrovano molte delle sue future cifre stilistiche: inseguimenti spettacolari, voli rocamboleschi e personaggi femminili forti. La struttura fondante della trama è invece basata sullo Sherlock classico; il carattere dei personaggi, i loro rapporti, le ambientazioni e le atmosfere riprendono quelli delle storie originali di Conan Doyle. Anche gli spunti dei casi da affrontare richiamano i celeberrimi libri scritti dal creatore del detective.
In Italia abbiamo avuto recentemente una serie a fumetti che, non sappiamo quanto consapevolmente, sembra omaggiare per certi versi lo Sherlock Holmes giapponese. Mi riferisco alla trasposizione a fumetti della serie di romanzi “I bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni. I protagonisti, anche in questo caso sono stati trasformati in cani antropomorfi.

La copertina di uno degli albi della serie a fumetti “I bastardi di Pizzofalcone”
Tornando a quanto sta avvenendo al Lucca Comics, sempre riguardo lo Sherlock Holmes “volpe”, registriamo anche l’anniversario della pubblicazione del fumetto omonimo, avvenuta nel 1984 su “Il Giornalino” ad opera di Toni Pagot, Franco Oneta, Gino Gavioli e Carlo Peroni . La casa editrice Sprea Comics ne ha presentato a Lucca una davvero pregevole riedizione.

La copertina della nuova edizione del fumetto “Il fiuto di Sherlock Holmes”
Noi ci rileggiamo la prossima settimana.





