Ultim'ora - 19 agosto 2025, 20:57

Netanyahu attacca Macron: "Riconoscimento Palestina alimenta fuoco antisemita"

Netanyahu attacca Macron: "Riconoscimento Palestina alimenta fuoco antisemita"

(Adnkronos) - Benjamin Netanyahu ha accusato Emmanuel Macron di "alimentare il fuoco antisemita" in Francia con il suo appello per il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina. L'accusa è contenuta in una lettera che il premier israeliano ha inviato al presidente francese, datata 17 agosto, rivela oggi l'Afp. Nella lettera si chiede a Macron di agire contro la piaga dell'antisemitismo: "Vi invito a sostituire la debolezza con l'azione, l'appeasement con la volontà e a farlo prima di una data precisa, il Capodanno ebraico, il 23 settembre 2025".  

Il mese scorso Macron ha detto che la Francia riconoscerà formalmente lo Stato palestinese durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre. Nella lettera, Netanyahu afferma che a seguito di questo annuncio l'antisemitismo "è aumentato" in Francia.  

"Il suo appello per uno Stato palestinese alimenta il fuoco antisemita - ha scritto il premier israeliano - non è diplomazia, è appeasement. Premia il terrorismo di Hamas, rafforza il rifiuto di Hamas di liberare gli ostaggi, incoraggia quelli che minacciano gli ebrei francesi".  

 

La Francia "non ha lezioni da imparare nella lotta contro l'antisemitismo", afferma il ministro francese per gli Affari Europei, Benjamin Haddad. "Vorrei affermare con molta chiarezza e fermezza che il problema dell'antisemitismo che avvelena le nostre società europee, e il fatto che abbiamo visto un'accelerazione degli atti antisemiti violenti dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, non può essere strumentalizzato", ha dichiarato il ministro a Bfmtv, sottolineando che le autorità francesi sono "sempre state estremamente mobilitate contro l'antisemitismo".  

In serata la nota dell'Eliseo che definisce "abietta e erronea" l'accusa di Netanyahua Macron. La lettera del premier israeliano "non rimarrà senza risposta", si aggiunge dalla presidenza francese che afferma poi che "la Repubblica protegge e proteggerà sempre i suoi compatrioti di fede ebraica". "Questo periodo esige serietà e responsabilità, non confusione e manipolazione", conclude poi l'Eliseo.  

 

"Abbiamo anteposto l'interesse nazionale". Con queste parole Taher al Nunu, leader di Hamas, ha annunciato l'accettazione da parte del movimento palestinese di una proposta di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza, dove dall'inizio dell'offensiva israeliana nell'ottobre 2023 hanno perso la vita - secondo le autorità di Hamas - oltre 62.000 palestinesi. In un comunicato, al Nunu ha spiegato che l'accordo include "garanzie da parte degli Stati Uniti, le quali sono state accettate", e ha aggiunto: "Speriamo che questa proposta porti a porre fine alla guerra" puntando a "una maggiore protezione dei civili a Gaza e ad alleviare le sofferenze umanitarie cui la popolazione è sottoposta a causa della prolungata occupazione israeliana".  

Il leader di Hamas ha precisato che l'attuazione della proposta avverrà "una volta ricevuto il via libera dall'altra parte". Ha inoltre confermato che Egitto e Qatar, in qualità di mediatori, hanno elaborato il testo basandosi su una proposta precedente. Dal Cairo, un alto funzionario del servizio di informazione egiziano ha confermato che il documento "è già nelle mani di Israele" e ha aggiunto: "La palla è ora nel campo israeliano".  

 

Nuove proteste di attivisti e parenti degli ostaggi israeliani trattenuti nella Striscia di Gaza si sono registrate stamani a Tel Aviv. E' stato brevemente bloccato, riportano i media israeliani, un tratto della Ayalon Highway, in direzione sud, per ribadire la richiesta di un accordo che porti al rilascio delle persone tenute prigioniere a Gaza e contestare i piani del governo israeliano per Gaza City. "La conquista di Gaza equivale a sacrificare gli ostaggi e i soldati", è stato lo slogan della protesta. Secondo il giornale Haaretz, agenti di Polizia hanno interrotto l'iniziativa e "minacciato" di multare sette attivisti e un fotografo della testata per violazioni del codice della strada. 

 

 

 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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