Che tu stia offrendo un caffè a un amico o ricaricando il portafoglio del tuo casino online, oggi è quasi scontato tirare fuori lo smartphone invece delle banconote. Nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato per la prima volta il contante. 481 miliardi di euro contro 454 miliardi circa in monete e banconote. In pratica, il 43% dei consumi quotidiani è ormai cashless, mentre il contante si ferma al 41% . Significa che sempre più italiani hanno davvero detto addio ai contanti, ma quanti e perché?
Quanti italiani vivono senza contanti?
Circa tre cittadini su quattro pagano in modalità digitale più volte alla settimana, addirittura il 15% lo fa tutti i giorni. Non parliamo solo di giovani, la diffusione tocca tutte le fasce d'età grazie alle carte contactless, ai wallet sugli smartphone e alle app peer‑to‑peer. Se sommiamo chi usa il digitale almeno una volta a settimana, otteniamo circa 36 milioni di persone. Un'Italia che, almeno nelle spese di routine, può tranquillamente vivere senza banconote in tasca.
Perché la svolta cashless accelera nel 2025
Dietro questa rivoluzione c'è un mix di fattori molto concreti:
- Velocità e praticità: quasi 9 pagamenti su 10 con carta in negozio avvengono ormai in modalità contactless. Niente più PIN sotto i 50 euro, niente file in cassa. Il gesto è più rapido del resto delle operazioni di check‑out.
- Obblighi e incentivi fiscali: il collegamento tecnico obbligatorio fra i POS e il registratore telematico ha spinto anche i micro‑esercenti a dotarsi di terminali moderni.
- Digital wallet sempre più integrati: Google Pay, Apple Pay, Satispay e i wallet bancari hanno semplificato la memorizzazione delle carte e la gestione delle spese. L'effetto tap and go abbatte la percezione del costo di transazione.
- Meno contante disponibile: i prelievi medi mensili si sono ridotti di ben il 20% in quattro anni. Quando il contante scarseggia nel portafoglio, il digitale diventa la prima scelta quasi per inerzia.
Cosa resta del contante e come sarà la situazione in futuro
Malgrado il sorpasso, le monete e le banconote conservano ancora un ruolo in alcune nicchie: mercati all'aperto, piccoli bar e tabaccherie. Anche chi ha abbracciato l'ecosistema digitale e si concede delle partite alla roulette online sa che, ogni tanto, ci sono dei momenti in cui è più comodo versare qualche spicciolo al venditore ambulante.
Quindi, come sarà nei prossimi anni? Ci sono almeno tre sfide da affrontare:
- Inclusione digitale: una parte della popolazione anziana o con difficoltà di accesso a internet rischia di rimanere esclusa.
- Costi per gli esercenti: le commissioni, soprattutto sulle micro‑transazioni, restano il principale freno per le botteghe e per i piccoli artigiani.
- Sicurezza e frodi: più transazioni digitali significano più tentativi di phishing e di spoofing. Non a caso, il 25% dei cittadini chiede alle imprese di investire nelle soluzioni antifrode. L'autenticazione biometrica e le notifiche istantanee sono le prime contromisure, ma serve un salto culturale nell'igiene digitale.
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