Scuola e formazione - 01 luglio 2025, 15:53

Dalla provincia alla Regione contro gli accorpamenti: la protesta dei docenti arriva a Palazzo Lascaris

Non solo Barriera. Anche gli insegnanti di altri istituti hanno partecipato alla manifestazione. Accolti dal consiglio. Presentato un ordine del giorno

Scuola,  la protesta dei docenti arriva a Palazzo Lascaris

Scuola, la protesta dei docenti arriva a Palazzo Lascaris

Contro gli accorpamenti, contro il depauperamento educativo delle periferie, contro le classi pollaio. Dalla città metropolitana ora la protesta degli insegnanti prova ad arrivare a un livello più alto. Quello della Regione. 

Coinvolti gli istituti compresivi di tutta la provincia

Dopo il sit in degli insegnanti di Barriera davanti alla sede di Corso Inghilterra, ora la rete si amplia e riguarda anche gli istituti comprensivi di tutta la provincia.

La Regione prevede 24 accorpamenti nel prossimo triennio. Le procedure di accorpamento portate avanti negli ultimi mesi riguardano 15 istituti scolastici, sette in provincia di Torino. Ma ora si prova a fare quadrato. Ne è un esempio il caso del Bodoni-Paravia e del Birago. La scuola di via Ponchielli se unita a quella di Corso Novara, dovrebbe gestire più di 1.600 studenti e 370 insegnanti. Una "scuola mostro", come è stata definita, che metterebbe in difficoltà l'istruzione in uno degli angoli socialmente più fragili di Torino. Ma i "tagli" riguardano non solo Barriera, ma anche l'istituto carcerario delle Vallette. 

Nonostante le 29 preiscrizioni il Liceo Artistico intra carcere partirà "zoppo" di due classi. La prima e la seconda, per tagli ministeriali, non prenderanno il via. Presenti nella rete oltre al Bodoni e il Birago, ci sono Beccari, Steiner, Zerboni, Peano, l'Ubertini di Caluso, il comprensivo di Settimo Torinese, il Primo, Curie-Vittorini, SAL, il comprensivo Bobbio Novaro, il Parri VianParri, il comprensivk Tommaseo, Torino II, Vivaldi Murialdo, Santorre, Rosa-Ferrrari e il Colombatto.

Presentato ordine del giorno, Conticelli prima firmataria

Sulla questione è stato presentato un ordine del giorno che vede come prima firmataria la consigliera Nadia Conticelli per concordare con Città metropolitana e con l’Ufficio scolastico regionale la sospensione di tutti gli iter di accorpamento, in un percorso che preveda il coinvolgimento della Regione. 

Un atto sostenuto anche dal gruppo Avs. 

"Chiediamo di rivedere i criteri del dimensionamento e rispettare le autonomie scolastiche - commenta il gruppo di Alleanza Verdi Sinistra - ci aspettiamo che i partiti di destra che continuano a soffiare sul fuoco della mancanza di sicurezza in Barriera di Milano abbiano il coraggio di dire no a queste scelte scellerate che arrivano dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e che renderebbero più fragili ancora quei territori".

AVS sulle scuole di Grugliasco e Pinerolo 

Sul tema in precedenza il gruppo aveva presentato un odg, a prima firma Valentina Cera, approvato all'unanimità, con richiesta all'assessore Chiorino, di sospendere i tagli all'istruzione per adulti, in particolare sul Curie-Vittorini di Grugliasco e sul Buniva di Pinerolo

Sulla questione è poi intervenuto anche il vicepresidente della Regione Piemonte, oltre che assessore all'Istruzione e al Merito, Elena Chiorino: "Il dimensionamento scolastico è un atto dovuto per legge, ma non solo: è uno strumento volto a costruire una scuola più forte e all’altezza delle sfide future. Il Piemonte ha deciso di attuarlo con responsabilità e confronto, per garantire istituti di qualità, moderni ed efficienti, ovunque: dalle città ai comuni montani, grazie anche alle risorse ottenute dal PNRR. Chi oggi attacca lo fa in maniera strumentale, perché non può essere inconsapevole di quanto il dimensionamento sia invece uno strumento necessario a garantire stabilità, opportunità e risorse preziose - che lo stesso mondo della scuola ci chiede - senza che venga meno nessun servizio. Per questo, in questi anni abbiamo ascoltato territori, Province, sindacati, Città Metropolitana, Conferenza regionale diritto allo studio: il dialogo rimane al centro di ogni scelta, nel massimo rispetto delle specificità locali. Siamo consapevoli delle difficoltà dei territori marginali e per questo abbiamo previsto salvaguardie concrete. Crediamo in una scuola che investe, si innova e cresce per offrire a tutti pari opportunità e qualità dell’istruzione. Non possiamo compromettere il futuro dei nostri ragazzi”.

Daniele Caponnetto

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