Attualità - 01 luglio 2025, 12:12

A Chivasso il seminario di studi su pianificazione urbanistica e resilienza climatica

Il Rettore del Politecnico Corgnati: “Chivasso palestra di innovazione normativa”

A Chivasso il seminario di studi su pianificazione urbanistica e resilienza climatica

A Chivasso il seminario di studi su pianificazione urbanistica e resilienza climatica

“La tragica esondazione del rio Frejus a Bardonecchia e la proclamazione dello stato d’emergenza per l’alluvione del 17 aprile nel Chivassese coincidono casualmente nello stesso giorno in cui l’amministrazione comunale di Chivasso ha voluto rimarcare come le città non possano prescindere da un ripensamento progettuale in stretta connessione con i rischi climatici”. È quanto ha affermato il sindaco di Chivasso Claudio Castello che ieri ha aperto i lavori del seminario dal titolo “Città in transizione climatica. Il caso studio di Chivasso come laboratorio territoriale”. Di rilievo i relatori che hanno dato il proprio contributo all’evento patrocinato da Regione Piemonte, Città Metropolitana e Politecnico di Torino. Come ha spiegato il vice sindaco con delega all’Urbanistica Pasquale Centin “il Comune di Chivasso ha avviato la revisione del Piano Regolatore Generale ponendosi, tra gli altri, l'obiettivo di rafforzare la resilienza climatica della città e del suo territorio”.

L’impennata di CO2, dopo millenni di stabilità, è stata la questione al centro dell’intervento della vicerettrice di Campus sostenibile e Living Lab del Politecnico Patrizia Lombardi. “All'interno degli agglomerati urbani – ha detto Lombardi - l'uomo con la propria attività per la prima volta nel corso della storia dell'umanità è riuscito addirittura ad influenzare il clima, come maggiore responsabile di questa catastrofe perché il metabolismo urbano ha una esplicita natura energivora, di produzione di rifiuti oltre che di gas”.

Di integrazione dell’adattamento climatico nella pianificazione urbanistica e dell’analisi del rischio climatico a scala urbana si sono poi occupati Andrea Moro ed Elena Bazzan, rispettivamente presidente e project manager dell’organizzazione internazionale no profit iiSBE Italia, soggetto promotore del seminario e partner nella pianificazione urbanistica della Città di Chivasso. Quest’ultima tematica è stata poi approfondita dal progettista del PRGC Gian Carlo Paglia e dal dirigente del Settore Governo del Territorio Fabio Mascara.

“Conoscenza, governance e pianificazione: il futuro delle città tra cambiamento climatico ed innovazione urbanistica” è stato infine il fil rouge del dibattito conclusivo tenuto dal Rettore del Politecnico Stefano Paolo Corgnati, dall’Assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte Marco Gallo, dalla Consigliera delegata alla pianificazione strategica della Città Metropolitana Sonia Cambursano, dalla Presidente dell’Ordine degli Architetti Roberta Ingaramo, dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Giuseppe Andrea Ferro e dal consigliere dell’Ordine dei Geologi Mauro Castelletto.

Di “filiera dell’innovazione” ha parlato il Rettore del Politecnico auspicando “applicazioni nella sfera pubblica, come primo soggetto attuatore, e nel mondo privato, delle imprese, che attraverso queste tematiche sviluppano nuovi prodotti e servizi. L'università deve accompagnare tutta questa filiera ed il tema della sostenibilità e delle clean and green technologies deve diventare una delle chiavi delle politiche pubbliche. Dove c'è tecnologia c'è tanta industria, e se c'è tanta industria c'è tanto lavoro. L’innovazione tecnologica però deve essere accompagnata da una profonda innovazione normativa” ha concluso Corgnati auspicando che Chivasso diventi “una grande palestra di innovazione normativa”. Alle parole del Rettore del Politecnico è seguita una mano tesa dell’Assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte Marco Gallo secondo cui “questo è il momento giusto proprio per recepire certi suggerimenti e certe sollecitazioni che arrivano dal Politecnico, dagli Ordini professionali, dai costruttori. In questo contesto, abbiamo istituzionalizzato il Tavolo dell'Urbanistica ed istituiremo l'Osservatorio sul clima in collaborazione con Politecnico, ARPA, meteorologi. Apprezzo infine – ha concluso il componente della Giunta Cirio - il modello Chivasso ed auspico che possa essere facilmente attuato anche da altre amministrazioni comunali”.

“Il Piano Integrato Territoriale PITER+ GRAIES ClimaLab, a cui la Città metropolitana di Torino partecipa attivamente – ha spiegato la consigliera Cambursano - si inserisce in una logica di continuità con la precedente esperienza del PITER GRAIES Lab e mira proprio a ridurre la vulnerabilità delle risorse e dei sistemi naturali e socio-economici dell'area transfrontaliera, rafforzando la capacità di transizione del territorio in risposta alle sfide del cambiamento climatico. Il clima cambia, cambiamo anche noi!"

La partecipazione al seminario di Chivasso è valsa l’acquisizione di tre crediti formativi professionali riconosciuti dagli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geologi.

comunicato stampa

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