Politica - 27 giugno 2025, 09:16

Agricoltura bio, Bongioanni: "Istituito il Tavolo per l'applicazione dei disciplinari fitosanitari"

"Il Piemonte ora allineato alle altre regioni d’Italia"

A decidere riguardo l’applicazione in Piemonte dei disciplinari dei fitofarmaci nell’agricoltura biologica e sostenibile, e le eventuali deroghe, sarà d’ora in avanti il nuovo Tavolo permanente tecnico fitosanitario. Sarà presieduto dall’Assessore all’Agricoltura e composto dal dirigente del Servizio fitosanitario regionale, dal presidente della Fondazione Agrion e dai rappresentanti delle principali organizzazioni professionali agricole. Il Piemonte si potrà così allineare nelle proprie prescrizioni alle altre Regioni italiane, tutte dotate di normative più aderenti alle esigenze dei produttori, alle emergenze meteo-climatiche e alle evoluzioni dei mercati

A istituire il Tavolo fitosanitario è un emendamento introdotto alla Legge Regionale 1/2019, la norma-quadro regionale sull’agricoltura, presentato in Consiglio regionale dal consigliere Claudio Sacchetto del Gruppo Fratelli d’Italia d’intesa con l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e inserito nella Legge regionale di riordino approvata ieri.
 

Spiega Bongioanni: «A decidere l’applicazione sul territorio regionale delle linee guida sui fitofarmaci autorizzati dal Masaf per l’agricoltura a produzione integrata e biologica – i cosiddetti “disciplinari” – era finora il servizio fitosanitario regionale. Tuttavia, i sempre più frequenti eventi riconducibili al cambiamento climatico, le restrizioni normative o le situazioni eccezionali di mercato hanno reso non più rinviabile assumere le decisioni in una sede collegiale che tenga conto delle richieste della filiera e delle organizzazioni professionali. Per questo abbiamo istituito il Tavolo Fitosanitario, che oltre ai rappresentanti delle associazioni produttive integra a livello di supporto tecnico-scientifico la rappresentanza della Fondazione Agrion, l’organismo cui abbiamo affidato il ruolo di ricerca applicata nell’agricoltura piemontese. Ringrazio il consigliere Claudio Sacchetto e il presidente di Agrion Giacomo Ballari per avere scritto con noi una norma intelligente che non mette minimamente in discussione l’impegno del Piemonte sul fronte della riduzione d’uso di fitofarmaci ma gli offre gli stessi strumenti normativi delle altre regioni italiane, cui ricorrere se necessario».

Per autorizzare a livello regionale la limitazione d’uso di principi attivi o la concessione di deroghe alle linee guida nazionali, la Giunta regionale dovrà quindi d’ora in avanti tenere conto del parere vincolante formulato dal Tavolo fitosanitario regionale. Soddisfazione dal presentatore dell’emendamento, il consigliere regionale Claudio Sacchetto: «Grazie a questa innovazione nella legge, la Regione Piemonte potrà applicare i disciplinari nazionali senza ulteriori restrizioni: se vorrà introdurle, queste dovranno essere preventivamente approvate dal Tavolo fitosanitario e concordate con Agrion e le associazioni agricole. Non saremo più la regione con i disciplinari più restrittivi d’Italia, una linea minimalista che ha reso difficile la vita di tanti nostri produttori e la competitività di tante nostre produzioni di eccellenza».

«È un passaggio storico», commenta il presidente della Fondazione Agrion Giacomo Ballari. «Grazie all’attenzione che l’assessore Bongioanni e il Consiglio regionale stanno dedicando a questi temi, stiamo mettendo le nostre aziende agricole a indirizzo bio e sostenibile in condizione di affrontare con strumenti concreti le emergenze. Non vuol dire assolutamente abbassare la guardia nel percorso di sostenibilità e riduzione d’impatto degli agrofarmaci nell’agricoltura bio e sostenibile – su cui solo come Agrion abbiamo aperti ben 20 progetti di ricerca applicata - ma mettere sullo stesso piano i produttori piemontesi con gli altri italiani, avere a disposizione gli strumenti per poterli utilizzare nel momento in cui si dovessero rendere necessari».

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