BuonGiro - 04 giugno 2025, 17:00

Giro d'Italia, il bilancio di Mauro Vegni (Rcs): "Molto positivo. Visita al Papa valore in più. A luglio Giro 2026 al 70%"

A tre giorni dalla fine della corsa rosa l'intervista con il direttore: "Non obbligatorio andare in pensione, parlerò con l'azienda per pensare alla parte più sportiva"

Il vincitore del Giro 2025 Simon Yates. Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Il vincitore del Giro 2025 Simon Yates. Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

"Un bilancio molto positivo. La partenza dell'Albania è stata fatta nella maniera giusta come volevamo, poi in Italia il percorso è stato comunque motivante per i corridori con un'ultima settimana in crescendo e la tappa di sabato che ha capovolto la classifica finale. Poi la passerella finale a Roma e la visita con il Papa che ha dato ancora di più valore all'ultima tappa del Giro".

C'è grande soddisfazione nelle parole del direttore del Giro d'Italia e dell'area ciclismo di Rcs Mauro Vegni a tre giorni dalla fine di una Corsa Rosa nella quale ha trionfato il 32enne ciclista britannico Simon Yates battendo praticamente sull'ultima salita i rivali Isaac Del Toro e Richard Carapaz.

Direttore, un grande Corsa Rosa aperta fino alla penultima tappa. Cosa le è piaciuto di più e cosa meno?

"Siamo riusciti a coinvolgere la Santa Sede e a far benedire dal Papa i ciclisti con una pedalata all'interno delle Mura Vaticane, che non vado errato non era mai stata fatta. Poi l'impresa di Yates sul Colle delle Finestre che senpre di più diventa una montagna fatidica per la maglia rosa. Mi è piaciuta poi la tappa di Siena così come un po' tutte le altre. Cosa mi è piaciuto di meno? Forse l'attendismo (nella Biella-Champoluc effettivamente non si sono verificati grandi sussulti nella classifica generale. ndr) ma fa parte del gioco".

Per il futuro prevede una sorta di "passerella" finale diversa, con una bagarre per la classifica aperta fino all'ultimo come potrebbe avvenire per la tappa conclusiva del Tour de France 2025 con l'introduzione della scalata della Butte di Montmartre.

"Dipende, ma fare una tappa finale diversa a Roma è difficile. Non penso che comunque il finale del Tour inciderà sulla generale".

Negli ultimi giorni è stata paventata l'ipotesi che per Mauro Vegni possa essere stata l'ultima direzione del Giro d'Italia, è vero?

"Adesso in qualche modo sono in età pensionabile ma non é obbligatorio andare in pensione, cerchero di fare un discorso con l'azienda per pensare alle parte più sportiva e meno quello economica, ma ne discuteremo. Vedremo".

La testa comunque va già al Giro 2026. 

"Stiamo già lavorando per il 2026, per la fine di luglio avremo una bozza di progetto già verso il 70% di validità. Abbiamo bisogno di questo mese e mezzo poi ad ottobre dovremo avere il nuovo percorso.
La Liguria è una delle regioni rimaste fuori in questo 2025 e potrebbe essere interessata, ci sta anche lei in mezzo, bisogna trovare una quadra per il progetto. Dobbiamo fare i conti con mille richieste e bisogna trovare la possibilità di accontentare tutti".

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Lucia Mondini

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