Il Canavese è un territorio non provinciale ma con importanti dinamiche di tipo sociale ed economico; per queste ragioni è utile disporre di dati socio-economici per una maggiore conoscenza delle sue trasformazioni e come base per lo sviluppo di nuovi progetti.
Ormai da molti anni Confindustria Canavese, Agenzia Piemonte Lavoro e Camera di commercio di Torino collaborano realizzando un vero e proprio Osservatorio sui dati socio-economici del Canavese, che, pur non potendo contare sui dati statistici che sono realizzati solo su base provinciale ma ricercando e aggregando le informazioni disponibili per i 158 Comuni che compongono il Canavese, permette di mettere a disposizione di tutti i soggetti del territorio una fotografia il più esaustiva possibile sullo stato di salute delle imprese e sull’andamento del lavoro nel territorio.
Sono stati presentati oggi, lunedì 26 maggio, nel corso di un incontro con la stampa a Ivrea, i dati relativi all’anno 2024 e la lettura complessiva denota una dinamica in linea con quella degli anni precedenti. La fotografia che emerge restituisce l’immagine di un sistema produttivo con segnali di tenuta, ma che continua a scontare le molteplici criticità dello scenario internazionale e le difficoltà di un contesto politico ed economico nel suo complesso piuttosto fragile.
LA CONGIUNTURA DEL CANAVESE E IL CONSUNTIVO 2024
L’ultima Indagine congiunturale previsionale per il trimestre aprile-giugno 2025 relativa alle Imprese del Canavese aveva fatto emergere una situazione di prudenza, con aspettative questa volta meno ottimistiche rispetto alla media delle Aziende piemontesi. Certamente questo clima di attesa e cautela era dettato dall’incertezza generata dall’annuncio dell’entrata in vigore dei dazi USA, successivamente rimandata, e più in generale da una situazione di insicurezza globale dovuta alle perduranti tensioni internazionali connesse soprattutto al conflitto Russia-Ucraina. È evidente che la particolare specializzazione del Canavese nei settori della meccanica, mobilità e veicoli, sistemi di produzione e farmaceutico lo espongono oggi a maggiori rischi, ma non mancano le opportunità da cogliere.
In concomitanza con la stessa Indagine congiunturale era altresì richiesto alle Imprese Canavesane di fornire una prima indicazione dell’andamento Consuntivo dell’anno 2024, in attesa delle approvazioni ufficiali dei bilanci.
Gli esiti, anche in questo caso, hanno evidenziato una situazione in leggero peggioramento rispetto all’anno 2023 e con dati in linea o di poco inferiori a quelli della media regionale, pur rimanendo in generale sostanzialmente positivi. In particolare, relativamente al Fatturato, questo è risultato in aumento per il 23,5% delle Imprese intervistate, stabile per il 33,3% e diminuito per il 42,0%.
Confortante, però, l’andamento del Risultato Economico della gestione ordinaria 2024, indicato in utile per il 67,9%, oltre due terzi delle imprese, pareggio per il 13,6% e perdita per l’8,6%. L’Indebitamento netto è aumentato per il 13,6%, una percentuale tutto sommato modesta, è stabile per il 49,4% ed è diminuito per ben il 21,0% delle Aziende.
Infine, gli Investimenti effettuati nell’anno 2024 rispetto al trend degli ultimi 2/3 anni sono stati superiori per il 21,0% delle Imprese, sono risultati uguali per il 45,7% ed inferiori per il 24,7%, a testimonianza della ferma intenzione delle Imprese del Canavese di voler continuare ad investire anche e proprio in queste fasi di incertezza.
POPOLAZIONE E SISTEMA IMPRENDITORIALE
Come ogni anno la Camera di commercio di Torino effettua un’analisi dell’andamento del sistema imprenditoriale del territorio canavese prendendo in esame i 158 comuni di riferimento di Confindustria Canavese[1]. Si tratta di un’area che si estende su una superficie di 2.880 km² (il 42% della superficie della Città Metropolitana Torinese): 142 comuni su 158 hanno meno di 5.000 abitanti e, di questi, 75 sono sotto ai 1.000 abitanti.
Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2025 questo territorio contava 362.147 residenti (con una variazione del -0,1% nell’ultimo anno): rappresenta il 16,4% della popolazione della CMTO ed è composto da 183.905 donne (il 50,8% del totale), 27.306 persone straniere (il 7,5%) e 92.747 under 30 (il 25,6%).
La struttura del sistema imprenditoriale si compone di 32.410 sedi d’impresa (il 14,7% della CMTO), 8.220 unità locali (il 15,4% della CMTO) e 120.385 addetti (il 15,2% della CMTO). Nel complesso, il 90% di queste localizzazioni ha un micro-dimensione (la percentuale sale al 95% se si considerano le sole sedi d’impresa), mentre poco più del 6% ha una piccola dimensione e il 4% circa grande, con oltre 250 addetti.
Il 2024 si è chiuso nuovamente con un calo del numero delle sedi d’impresa (-1,1%) mentre continua l’aumento delle unità locali (+0,7%), meno evidente per quelle con sede in provincia (+0,2%), più significativo per quante hanno sede legale fuori provincia (+2,1%).
Per quanto riguarda la dinamica imprenditoriale, nel 2024 è diminuito il numero di iscrizioni rispetto al 2023 (da 1.723 a 1.664), che rappresentano il 13,5% del totale metropolitano, e al contempo sono aumentate le cessazioni (da 1.790 a 1.884), il 15,2% della CMTO.
Resta comunque positiva la dinamica delle società di capitale, che registrano un tasso di crescita del +3,31% e rappresentano il 15,5% delle imprese del territorio. Questo conferma il trend di consolidamento e crescita dimensionale delle imprese. Le altre forme giuridiche, tipicamente utilizzate dalle imprese di minori dimensioni, rilevano un tasso negativo, ivi incluse anche le imprese individuali (-2,93%), che nel canavese pesano per oltre il 64%.
Sono 14 i comuni del Canavese dove non sono state registrate nuove iscrizioni di attività imprenditoriali (7 dei quali non hanno rilevato nemmeno cessazioni). Con tasso di natalità pari al 5,08% e un tasso di mortalità del 5,75%, il tasso di crescita nel 2024 è stato pari al -0,67%.
Nei 10 comuni capofila è insediato il 43% delle imprese del Canavese. I tassi di crescita sono negativi in quasi tutti questi comuni fuorché Volpiano (+0,32%), Castellamonte e Rivarolo Canavese (+1%).
La distribuzione delle imprese per settore economico evidenzia la prevalenza delle attività del commercio all’ingrosso e al dettaglio come primo settore (il 22,0%), benché la consistenza subisca un calo del -1,9%, seguito dai servizi alle imprese, stabili rispetto al 2023 (il 19,1%, 0%), e dalle costruzioni (il 18,6%, -1,4%). Importante anche il peso percentuale delle imprese agricole (il 12,2%, -1,5%) di poco superiore a quello dell’industria (l’11,1%, -1,7%).
I servizi di alloggio e ristorazione rappresentano il 6,6% del totale, ma anch’essi rilevano una diminuzione (-0,6%); in controtendenza crescono i servizi alla persona (il 7,4% del totale).
Infine, è interessante guardare alla presenza delle componenti imprenditoriali. Oltre un terzo delle imprese del Canavese sono artigiane (10.740); tuttavia, il bacino, nell’ultimo triennio, ha registrato un tasso di crescita negativo. Lo stock si compone anche di 7.736 imprese femminili (quasi il 24% del totale), 3.048 imprese giovanili (il 9,4%) e 2.772 imprese straniere (il 7,6%).
Come avvenuto sul territorio della città metropolitana nel suo complesso, solo le imprese straniere registrano un tasso di crescita positivo (+3,86%), mentre per le imprese femminili è negativo (-0,37%) e così per le imprese giovanili, che diminuiscono la consistenza del -2,6% (-88 unità).
IL MERCATO DEL LAVORO NEL CANAVESE
Anche quest’anno, accanto all’analisi della natimortalità imprenditoriale, è stato realizzato un focus dedicato al mercato del lavoro e all’attivazione e cessazione di nuovi rapporti di lavoro all’interno del territorio di interesse. L’approfondimento è stato reso possibile dalla collaborazione avviata nel 2021 fra Camera di commercio di Torino e Agenzia Piemonte Lavoro, con l’obiettivo di incrociare gli elenchi di imprese attive sul territorio estratti dal Registro Imprese della Camera di commercio di Torino e l’insieme generale dei movimenti contrattuali con luogo di lavoro nel bacino di riferimento.
Nell’arco del 2024, delle 32.683 imprese attive considerate univocamente iscritte presso la Camera di commercio di Torino, il 15,0% ha attivato rapporti di lavoro di tipo subordinato e parasubordinato, generando una quota di contratti di lavoro dipendente attivati pari al 68,1% del totale di quelli sul territorio.
Dall’anno precedente, l’elaborazione offre due tipi di approfondimenti che descrivono la capacità di generare occupazione del tessuto imprenditoriale locale: il dinamismo delle imprese e quello del mercato del lavoro. La fotografia restituita, rispetto ai movimenti occupazionali, evidenzia un dato positivo: il 2024 chiude con +1.411 contratti in attivo da parte delle imprese inserite nel Registro Imprese.
Anche i saldi assunzioni/cessazioni, impiegati come indicatori di consistenza contrattuale, sono positivi per tutti i settori economici, tranne per l’Industria. Spiccano, però, i Servizi, che registrano valori positivi, anche nel 2024; emergono anche Alloggio e ristorazione e Costruzioni. Trainanti le Professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi, che sono cresciute rispetto al 2023. Rimane attivo anche il saldo delle Professioni non qualificate, anche se in contrazione rispetto all’anno precedente. Permangono stabili sia le Professioni esecutive nel lavoro d’ufficio sia quelle intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. Sono in calo, invece, i conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili, conducenti di veicoli.
A completamento della panoramica del mercato del lavoro locale, vengono presi in esame i servizi erogati alle parti datoriali intermediati dai Centri per l’impiego: sono 459 le aziende che hanno ricevuto 2.271 servizi di vario tipo, con una media di 4,9 attività erogate a singola azienda. 253 tra queste sono aziende in obbligo ai sensi della legge 68/99 e hanno ricevuto 1.258 servizi inerenti le loro richieste.