Il 1 luglio hanno avuto inizio i lavori per il recupero e la valorizzazione dell’ex teatro Cinecittà di Chivasso finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e martedì 16 luglio l’amministrazione comunale, insieme alla Città metropolitana di Torino, all’Agenzia del Demanio e alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, ha organizzato un sopralluogo al cantiere.
L’area oggetto di intervento è quella su cui è ubicato un bene tutelato, conosciuto come ex Casa Littoria: l’iniziativa prevede il recupero della parte orientale del bene, l’ex Cinecittà, e la riqualificazione della sua area di pertinenza.
“Si tratta di uno degli interventi più significativi del Piano Urbano Integrato elaborato da Città metropolitana di Torino – ha dichiarato Pasquale Mazza, consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione territoriale, durante la presentazione dei lavori - un investimento che vale 2,8 milioni oltre a 500mila euro di cofinanziamento e 280mila euro di fondo opere indifferibili, per un totale di oltre 3,5 milioni”.
“L’intervento di Chivasso – spiega Sonia Cambursano, consigliera metropolitana delegata a Sviluppo economico, Attività produttive, Turismo e Pianificazione strategica - rientra in “Torino metropoli aumentata: abitare il territorio”, il Piano che ha permesso l’avvio di ben 47 interventi sul territorio che Città metropolitana monitora costantemente affinché i soggetti attuatori portino a termine i lavori entro il 30 giugno 2026”.
La riqualificazione e il recupero dell’ex cinema Cinecittà di Chivasso prevede oltre 3500 mq di area rigenerata che a termine lavori sarà restituita alla collettività che potrà godere di un teatro da oltre 200 posti e un’ampia area esterna utilizzabile sia come arena estiva che come parcheggio.
“Condividiamo questa tappa importante con i cittadini di Chivasso e con tutti gli enti che hanno collaborato affinché questo ambizioso progetto si concretizzi nei tempi stabili– è il messaggio che il sindaco Claudio Castello ha fatto arrivare, riferendosi al Ministero della Cultura, alla Città metropolitana di Torino, all’Agenzia del Demanio e alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio -. Un nuovo teatro è un significativo impegno per la crescita culturale della nostra gente e per il valore artistico della nostra tradizione".
"Con una sapiente e faticosa azione di raccordo tra Istituzioni diverse, attraverso il federalismo culturale – rimarca ancora il vice sindaco Pasquale Centin -, abbiamo raccolto il robusto finanziamento del Pnrr e restituiremo alla città un grande teatro, riqualificando un’area importante in prossimità dell’area pedonale. Un teatro di proprietà comunale che vogliamo diventi motore di cultura ed inclusione sociale. La soddisfazione è veramente grande. Un ringraziamento sincero deve essere rivolto agli uffici comunali, il cui intervento è stato determinante nel realizzare il buon esito dell’intera operazione. Un sogno che si concretizza". "Dopo un lunghissimo iter preparatorio, grazie al lavoro degli uffici, siamo arrivati all'apertura di un cantiere importante per la nostra città. Rose Schneiderman proclamava "vogliamo il pane ma anche le rose". Nel nostro piccolo concretizziamo le "rose" con un teatro che sarà motivo di orgoglio per i Chivassesi. Oggi c'è bisogno di rose".
"Un teatro fortemente e caparbiamente voluto – ha commentato l’assessore alla Cultura Gianluca Vitale -, un progetto condiviso e compartecipato che avrà presto e finalmente nuova vita. Un'opera che rimarrà nella storia e per le prossime generazioni. Una città senza teatro è una città senza anima e Chivasso lo merita tutto perché ha un'anima artistica e culturale ricca e variegata".