Il nuovo ospedale dell’Asl TO 4 sarà realizzato nell’area ex Montefibre ad Ivrea. Anzi no, forse. E' condita da imbarazzo e caos la sospensione della delibera per la scelta della localizzazione del nuovo ospedale dell'Asl To4.
Sembrava quasi una formalità, ma bisognerà ancora attendere qualche settimana perchè venga scelta la location del presidio sanitario.
"Per evitare decisioni prese dall'alto senza l'adeguato confronto con il territorio interessato, la giunta odierna ha sospeso la delibera di individuazione del nuovo ospedale dell'AslTo 4. Abbiamo ottenuto che l'assessorato alla Sanità riporti la valutazione nel gruppo di lavoro tecnico Ires che aveva già espresso un anno fa una relazione in merito. Altre conquista importante è stata la scelta, condivisa all'unanimità in giunta, di sottoporre la delibera anche al voto del Consiglio regionale, a garanzia della rappresentativita di tutti i territori piemontesi e della competenza alla pianificazione sanitaria". Lo dichiarano l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il segretario provinciale di Fdi Fabrizio Bertot e il consigliere del Comune di Levone Maurizio Giacoletto.
in commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, l’assessore Luigi Icardi aveva illustrato le ragioni che hanno portato a individuare quest’area come la più adatta tra quelle indicate dall’Assemblea dei sindaci (oltre all’ex Montefibre, l’area ex Olivetti e la ex Ribes a Pavone Canavese).
“Tale area, infatti, consente di completare la riqualificazione di una ex zona industriale già urbanizzata e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Anche l’accessibilità veicolare sarà resa agevole dalla realizzazione del nuovo svincolo autostradale di San Bernardo di Ivrea. Inoltre l’area ha già una destinazione urbanistica a servizi sanitari che garantisce una importante riduzione dei tempi amministrativi per la realizzazione dell’opera” ha spiegato Icardi.
L’assessore ha proseguito: “In particolare, quest’ultimo aspetto è stato analizzato con attenzione rispetto all’area di Pavone, che pur idonea dal punto di vista della superficie ha però attualmente una destinazione e un uso agricolo che, oltre a implicare maggiore consumo di suolo, richiederebbe anche una variante urbanistica. Esclusa invece l’area ex Olivetti in quanto sottoposta a vincolo storico-architettonico”.
In termini di costi, la somma stanziata nel 2018 da Inail per gli interventi è di 140 mln di euro, ma si stima un aumento del 30 per cento. Il cronoprogramma prevede che entro il 30 settembre 2023 venga aggiudicato il progetto di fattibilità economica, che dovrà essere consegnato entro il 30 giugno 2024, mentre per il progetto esecutivo si va al 2027.
Mauro Fava (Forza Italia) e Davide Nicco (FdI) hanno espresso dissenso rispetto alle valutazioni che hanno portato ad individuare il sito del nuovo ospedale, ritenendo la scelta non opportuna e penalizzante per la complessità del territorio canavesano, mentre Alberto Avetta e Mauro Salizzoni (Pd) hanno parlato di scelta positiva, precisando che sarà importante la connessione con i presidi di Castellamonte e Cuorgnè. Anche per Francesca Frediani (M4o - Up) l’area individuata è la più idonea e ha richiesto un’ulteriore informativa sui servizi presenti sul territorio per avere un quadro completo del contesto su cui insisterà il nuovo ospedale. Infine, Gianluca Gavazza e Andrea Cane (Lega) hanno espresso parere favorevole per la localizzazione del nosocomio proposta da Icardi, ritenuta ottimale anche per intercettare personale medico e infermieristico e attirare interesse verso il Canavese.