Attualità - 11 febbraio 2023, 07:12

Mal di testa, malumore, vertigini e obesità: ecco cosa ha lasciato la pandemia nei ragazzi di Torino e Piemonte

Lo studio, condotto anche dall'Università di Torino, ha analizzato gli effetti del periodo Covid nella popolazione tra gli 11 e i 17 anni: poca attività fisica e alimentazione sbagliata tra i nemici delle nuove generazioni

ragazzi in coda fuori da scuola

Sono piuttosto vasti gli effetti negativi del Covid e della pandemia sui più giovani

Stato di salute, ma anche alimentazione, sedentarietà e abusi legati ad alcol, droghe e gioco d’azzardo. E’ piuttosto complessa l’eredità lasciata dalla pandemia, soprattutto tra i ragazzi. A confermarlo, un’indagine svolga anche dall’Università di Torino in collaborazione con altri atenei e centri di ricerca italiani: sotto i riflettori, i giovani dagli 11 ai 17 anni.

Salute e Benessere

La percezione di “buona salute” nei ragazzi è sensibilmente in calo. In entrambi i sessi, diminuisce con l’aumentare dell’età ed è più bassa nelle ragazze in tutte le fasce d’età analizzate.

Una percentuale più alta di ragazze rispetto ai ragazzi riferisce di presentare almeno due sintomi tra mal di testa, di stomaco, di schiena, malumore, irritabilità e nervosismo, vertigini e difficoltà ad addormentarsi, più di una volta a settimana. Sempre le ragazze riferiscono più sintomi dei coetanei maschi con un andamento crescente per età, allo stesso modo di ciò che si verifica per l’assunzione di farmaci. 

Alimentazione e obesità

 L’eccesso ponderale, che si traduce in sovrappeso ed obesità, è in aumento per entrambi i generi, ma diminuisce lievemente con l’età ed è maggiore nei maschi e nelle regioni del Sud. E’ stato posto l’accento, inoltre, sulle abitudini alimentari negative.

La tendenza a non consumare la colazione nei giorni di scuola permane. E’ più sviluppata nelle ragazze di tutte le fasce d’età e si mantiene stabile rispetto al passato. Inoltre, a dispetto delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità di consumare 5 porzioni tra frutta e verdura al giorno, solo un terzo dei ragazzi consuma frutta almeno una volta al giorno (e solo un quarto dei ragazzi una porzione di verdura), con risultati, in entrambi i casi migliori per le ragazze.

Attività fisica e sedentarietà

Lontano dalle raccomandazioni dell’OMS che prevederebbero, per i giovani tra i 5 e i 17 anni, 60 minuti di attività motoria quotidiana, attività fisica tre volte a settimana ed una riduzione della sedentarietà, vi è una diminuzione delle prime due tendenze. Comunque, l’attività fisica quotidiana è nettamente più sviluppata tra i maschi.

Rispetto alla sedentarietà, con l’aumentare dell’età sia ragazzi che ragazze passano più tempo sui social network e a guardare DVD e video. Inoltre le ragazze, rispetto ai ragazzi, passano meno tempo a giocare ai videogiochi ma più tempo ai social network.

Fumo, alcol, cannabis e gioco d’azzardo

La tendenza a fumare aumenta con l’età e le quindicenni fumano di più rispetto ai coetanei maschi.

L’uso della cannabis è più diffuso nei quindicenni che nelle coetanee.

Per quanto riguarda l’abuso di alcool, tale tendenza è in aumento nelle quindicenni e in diminuzione nei coetanei.

Il gioco d’azzardo si conferma un fenomeno prettamente maschile.

Il rapporto tra pari, il contesto scolastico, il bullismo e il cyberbullismo

La maggioranza degli adolescenti non ama la scuola, mentre solo una piccola percentuale di ragazzi la apprezza.

Un’alta percentuale di ragazzi si sente accettato dagli insegnanti, ma solo la metà si fida di loro e percepisce interesse nei loro confronti, tendenze in riduzione con l’aumentare dell’età.

Quella relativa, invece, alla percezione dello stress per gli impegni scolastici aumenta nei quindicenni di entrambi i sessi.

Nei rapporti coi pari la maggioranza dei giovani ha amici disponibili ed una percentuale maggiore si sente accettato per come è.

Il bullismo ed il cyberbullismo decrescono con l’aumentare dell’età.

Il contesto familiare

Le famiglie tradizionali sono quelle più presenti al nord ed al sud.

Rispetto alla comunicazione nella famiglia, con l’aumentare dell’età diminuiscono progressivamente la capacità di aprirsi e confidarsi, la sensazione di sostegno al momento del bisogno e di ascolto ai problemi, ma la madre resta comunque il punto di riferimento maggiore.

L’uso problematico dei social media

Al netto dei risvolti positivi dati dall’uso responsabile, l’uso problematico può avere effetti negativi sul benessere psicofisico. Tale trend è in crescita, soprattutto fra le ragazze.

Le abitudini sessuali

Tra i quindicenni e i diciassettenni, una percentuale discreta dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. Rispetto ai contraccettivi, l’ordine decrescente di utilizzo si compone di: condom, pillola, coito interrotto e contraccettivi d’emergenza.

Sezione Covid

I dati emersi hanno fatto registrare un miglioramento dei rapporti familiari e del rendimento scolastico, ma un peggioramento della salute mentale e della vita in generale. Entrambe le tendenze positive decrescono con l’età. Tra i più grandi non vi sono differenze di genere.

L’effetto negativo è prevalentemente femminile e crescente con l’età.

Le fonti primarie di informazione sulla pandemia sono state, in percentuali decrescenti, giornali e TV, e a pari merito famiglia e social media.

Tra le misure di prevenzione, anch’esse in percentuali decrescenti, l’uso della mascherina e il lavaggio delle mani, mentre fra le misure di distanziamento sociale, l’essere rimasti a casa in presenza di sintomi e l’evitamento dei contatti a rischio. Per tutte le misure di prevenzione – tranne i contatti a rischio – si è evidenziata una diminuzione dell’adesione col crescere dell’età.

Federica De Castro

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