Regione - 13 dicembre 2022, 07:17

Gli acquisti per il Natale calano rispetto al 2021 ma in Piemonte restano un affare da quasi 2 miliardi di euro

L'invito di Dino De Santis (Confartigianato Torino): “Comprare artigiano per aiutare l'economia del territorio e premiare la qualità delle nostre botteghe”

foto di archivio

Gli acquisti per il Natale in Piemonte sono un affare da quasi 2 miliardi

1.686 milioni di euro è la spesa prevista per l'acquisto di prodotti e servizi tipici del periodo natalizio in Piemonte (-35 milioni rispetto allo scorso anno). Sulla cifra totale, 1.122 milioni serviranno per acquistare alimentari e bevande, 564 per altri prodotti e servizi. Interessate quasi 23.686 realtà artigiane piemontesi con 64.761 addetti.

Il quadro emerge dall'ultima analisi dell'Ufficio studi di Confartigianato Un regalo di Natale a valore artigiano. Focus su Artigianato alimentare – 12a edizione. 

De Santis (Confartigianato): "-35 milioni rispetto al 2021"

“Le tensioni di prezzo a monte della filiera della produzione alimentare, dovuti al caro bollette e all’aumento delle materie prime - commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino - costringono ad aumentare a nostra volta il costo dei prodotti sul consumatore finale. Ma, pur in presenza di questo pesante fattore di rallentamento, che causa una flessione della stima delle spese natalizie in prodotti e servizi tipici dell’artigianato di 35 milioni rispetto allo scorso anno, dai più recenti indicatori congiunturali sui consumi si colgono alcuni segnali positivi”.

Molti i motivi per comprare artigiano - continua De Santis - l'invito è fare un acquisto di qualità nelle nostre botteghe, protagoniste in questi giorni di festa. I nostri artigiani ci sono: dalla pasticceria, bevande, a tutto l’alimentare in genere, libri e poi cravatte, vestiti e prodotti sartoriali, prodotti per la casa e l’ufficio, complementi d’arredo, ceramica e artigianato locale oltre ai vari servizi alla persona. Dobbiamo tutti fare uno sforzo e sostenere il lavoro dei nostri produttori e attività di “quartiere”, identità dei nostri territori, patrimonio di cultura e saper fare”.

La scelta non manca: cioccolatini, panettoni, torroni. Ma anche conserve, dolci e salate. Oppure un gioiello, un giocattolo, un accessorio, un abito pregiato. Un utensile o un oggetto di qualità.

885 milioni solo nella provincia di Torino

A livello provinciale in questo dicembre, 885 milioni verranno spesi a Torino (588 per alimentari e bevande e 297 per altri prodotti e servizi); 217 a Cuneo (145 per alimentari e bevande e 72 per altri prodotti e servizi) 167 ad Alessandria (111 e 56), 137 a Novara (91 e 46), 81 ad Asti (54 e 27), 70 a Biella (46 e 24), 66 a Vercelli (44 e 22) e 63 nel Verbano (42 e 21).

I numeri dicono anche che a Torino si contano 11.029 imprese artigiane nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale (29.220 addetti), 3.915 a Cuneo (11.473), 2.637 ad Alessandria (7.914), 1.934 a Novara (5.125), 1.226 ad Asti (3.338), 1.026 nel Verbano (2.865), 998 a Biella (2.582), e 921 a Vercelli (2.242).

"Premiare la qualità delle botteghe artigiane"

I prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto – continua De Santis - a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati. In molte realizzazioni trova una sintesi la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità”.

Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali - conclude De Santis- vuol dire sostenere non solo l’imprenditore, i suoi dipendenti e le rispettive famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo il presidio del territorio”.

redazione

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