Sanità - 31 dicembre 2021, 11:07

"In farmacia mancano tamponi fai da te, ma il vero problema è la quarantena che paralizza il Paese"

Intervista a Massimo Mana, presidente regionale di Federfarma: “Tantissime richieste per i tamponi in farmacia. Ci sono buone scorte di mascherine Ffp2 e attendiamo il decreto per i prezzi calmierati. Per contenere i contagi, evitiamo il Cenone di Capodanno con sconosciuti”

"In farmacia mancano tamponi fai da te, ma il vero problema è la quarantena che paralizza il Paese"

Tamponi, tamponi, tamponi. Uno via l'altro. C'è coda in tutte le farmacie della Granda che processano test per il Covid. Con almeno una persona per esercizio che si dedica solo a quello.

I clienti sono quasi tutti prenotati, ma c'è sempre chi si presenta all'ultimo in cerca di un buco.

Abbiamo chiamato alcune farmacie del capoluogo: quasi tutte imballate. Se non c'è urgenza ti prenotano anche al 3 o 4 di gennaio.

“Le richieste sono tante - ammette Massimo Mana, presidente regionale di Federfarma -. È evidente che, più la città è grossa, più il numero di tamponi rischia di essere alto. Ma i posti ci sono. Spostandosi in periferia c'è maggiore disponibilità. Nei comuni piccoli, le farmacia processano 30/40 tamponi al giorno, con almeno una persona che fa solo quello. Diciamo che, chi si è organizzato, riesce a dare il servizio normale e fare i tamponi”.

Il problema invece c'è per i test fai da te, quelli salivari o nasali, che si possono fare a casa, ma che non sono validi per ottenere il green pass. La richiesta è aumentata sotto le feste, per poter partecipare con serenità a pranzi e cenoni. “È una questione di buonsenso. La gente vuole vedere i parenti in tranquillità e non vuole rischiare di portare alla persona anziana il Covid – dichiara Mana -. Tutto questo però ha portato a una vera e propria esplosione di richieste. Le consegne sono rallentate, anche per la carenza di corrieri in quarantena, e i kit arrivano a singhiozzo. Per cui è facile trovare il prodotto esaurito”.

Nessuna emergenza invece per le mascherine FfP2 che sono diventate obbligatorie (dal 25 dicembre e fino al 31 marzo 2022, data di cessazione dello stato di emergenza) sui mezzi di trasporto pubblici e durante spettacoli all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo e per gli eventi e le competizioni sportive al chiuso o all’aperto.

“Ci sono buone scorte di mascherine Ffp2 – continua Mana -. Se la gente evita la corsa all'acquisto, dovrebbero essercene per tutti. Inoltre dopo le feste la reperibilità non dovrebbe essere più tanto drammatica. Ora i grossisti si riforniscono da produttori italiani”.

Il prezzo medio di una Ffp2 oggi si aggira tra 1.80 e 2.30 euro. A quando i prezzi calmierati promessi dal Governo? “Stiamo aspettando il provvedimento sui prezzi calmierati, presumo ce ne sarà uno simile a quello fatto per le mascherine chirurgiche. A quel punto si adegueranno anche i fornitori”.

Ma il vero problema per Mana è la quarantena: “E' quello che blocca la gente a casa e rischia di paralizzare il paese”.

Con le nuove misure di contenimento dell'epidemia, infatti il Governo ha decretato che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo (fonte sito del Governo).

Tuttavia resta da chiarire l'entrata in vigore del decreto. Immediato o dal 10 gennaio? A stretto giro dovrebbero arrivare i chiarimenti da parte del Governo.

Intanto però i contagi aumentano. Come ci difendiamo? “È un momento in cui tutti dovrebbero starsene a casa nel limite del possibile. Il Cenone di Capodanno con sconosciuti sarebbe da evitare. Meglio un Cenone in casa con parenti stretti”, conclude Mana.

Cristina Mazzariello

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