Una raccolta firme per il ripristino della linea Chivasso-Asti. E' stata presentata ieri, martedì 2 novembre, durante la seduta del Consiglio regionale dal circolo“La nostra collina”. Il movimento, composto da cittadini ed amministratori locali, chiede "la reintroduzione di un servizio fondamentale per il territorio ed il diritto a muoversi in maniera sostenibile, senza ricorrere a mezzi privati, costosi ed inquinanti".
Oltre a raccogliere le firme, il Circolo ha anche contribuito con atti concreti a favorire il ripristino della tratta ferroviaria, mantenendo puliti i binari fino al comune di Montiglio in provincia di Asti. "Sono segnali molto positivi, che dimostrano l’attenzione del territorio su questo tema - dichiara Ivano Martinetti, consigliere per il M5S - Ora tocca alla politica regionale intervenire, con l’obiettivo di ripristinare le ferrovie sospese in mezzo Piemonte, su scelta politica dell’allora amministrazione Cota".
Sostiene che "soluzioni come quelle prospettate dall’assessore ai Trasporti Gabusi, di trasformare i binari in piste ciclabili, sono irricevibili sul piano della mobilità e, moralmente, rappresentano un schiaffo nei confronti di chi in passato ha lavorato, con fatica ed enormi sacrifici, per realizzare queste strutture".
Martinetti chiede un tavolo per la riapertura delle linee sospese: "Il tavolo è stato istituito ma mai convocato dall’attuale giunta di centrodestra. E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti".
Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte. "Uncem sostiene la mobilitazione di tutti i territori, con tutti i Sindaci e le Associazioni locali, che chiedono la riattivazione di ferrovie dismesse, chiuse a causa di politiche miopi e profondamente sbagliate. L'ultima azione è per la Chivasso-Asti, anche con una raccolta di firme presentata ieri in Consiglio regionale. [...]La Regione stringa il cerchio, chi ha sbagliato in passato lo ammetta e si cambi finalmente direzione. La crisi climatica ce lo impone e Uncem continuerà la mobilitazione per ferrovie vive".