Economia e lavoro - 23 giugno 2021, 09:13

Vigilanza Amazon affidata a Mondialpol, i dipendenti scioperano nel giorno del Prime Day

I sindacati sostengono che il contratto proposto dal nuovo appaltatore non sia adeguato

Vigilanza Amazon affidata a Mondialpol, i dipendenti Amazon scioperano nel giorno del Prime Day

I presidio dei lavoratori organizzato a Torrazza

Hanno incrociato le braccia proprio nel giorno del Prime Day. Ieri, 22 giugno, gli addetti dell'appalto di vigilanza e di portierato degli stabilimenti Amazon di Torrazza, Brandizzo e Grugliasco hanno scioperato dalle 6 alle 14 proprio davanti allo stabilimento di Torrazza.

In particolare, si sono fermati i lavoratori coinvolti nel cambio appalto delle aziende che gestiscono il servizio di vigilanza e portierato nei tre magazzini torinesi del colosso dell'e-commerce.

L'appalto è stato infatti affidato a Mondialpol, che assumerà il personale, almeno 60 persone, con il contratto nazionale servizi fiduciari. Un contratto che i sindacati hanno considerato "inadeguato a regolare le professionalità richieste dal cliente".

"Non è accettabile che nella stessa impresa, per lo stesso lavoro, per le stesse ore, per l’attività del medesimo committente – Amazon, vi sono differenze mediamente di oltre 300 euro - dicono i sindacalisti di Filcams Cgil -. L'applicazione del CCNL non può essere una attività di shopping. Il lavoro non è una merce a cui si possono applicare sconti o campagne promozionali in stile Prime Day. Il sistema degli appalti deve cessare di essere un mero gioco di tariffe al ribasso, il cui costo viene poi sempre scaricato sui lavoratori".

L'intervento della deputata Costanzo

Sul posto, ieri, era presente anche la deputata Jessica Costanzo, che ha ascoltato le istanze dei dipendenti.
"Sono sempre più convinta che i motivi per cui manifestano questi lavoratori cesserebbero d'esistere se si approvassero questi cinque semplici punti - ha dichiarato -. Innanzitutto la solidarietà tra committente e appaltatore negli appalti interni al ciclo produttivo, in funzione antispeculativa. Poi lo stop agli appalti labour-intensive, prevedendo che i dipendenti dell’appaltatore sono automaticamente dipendenti del committente. In terza istanza il passaggio dei dipendenti dal vecchio al nuovo appaltatore, che comporterebbe la parità di trattamento e l’applicazione della clausola sociale".

Quindi aggiunge: "Sarebbe opportuno restringere il concetto di 'lavoratore svantaggiato', una categoria prevista dalla legge che consente alle agenzie per il lavoro di raggirare il limite secondo cui i lavoratori assunti a tempo determinato possano essere al massimo il 30 per cento dell’intera forza lavoro. Secondo l’attuale normativa, anche Jeff Besos essendo over 50 risulterebbe un lavoratore svantaggiato. È evidente che qualcosa va rivisto. Infine, ultimo ma non per importanza, una legge sul salario minimo orario, con cui molto semplicemente il ccnl multiservizi e le retribuzioni da esso previste scomparirebbe". 

 

Antonia Gorgoglione

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