Attualità - 12 febbraio 2021, 09:37

Troppe nutrie sul torrente Bendola a Brandizzo: scatta la multa per chi dà loro da mangiare

L'ordinanza del sindaco Paolo Bodoni per contenere l'aumento della specie sul territorio. Vietato dar cibo anche agli scoiattoli

Troppe nutrie a Brandizzo, scatta la multa per chi viene beccato a dar loro da mangiare

Il torrente Bendola di Brandizzo

C'è chi ama buttar le briciole del pane ai piccioni nelle piazze delle grandi città. E chi, invece, preferisce dar da mangiare alle nutrie. Succede a Brandizzo, nel chivassese, dove per cercar di far fronte al considerevole aumento degli animali, il sindaco Paolo Bodoni ha emesso un’ordinanza un po’ particolare. Il divieto di dar da mangiare alle nutrie, ma anche ad altre specie di animali selvatici. Come le anatre. E come gli scoiattoli. La multa per chi non rispetterà il divieto è di 50 Euro.

Le segnalazioni dei cittadini

A notare una presenza sempre crescente dei roditori, soprattutto negli ultimi tempi, sono stati gli abitanti del paese. Hanno segnalato la situazione all’amministrazione comunale ed al sindaco Paolo Bodoni. Il settore Ambiente ha così iniziato i sopralluoghi sul territorio insieme anche ai tecnici del Servizio di Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana. Ha riscontrato “un elevato numero di esemplari di nutrie, in particolare lungo le sponde del torrente Bendola, nel tratto adiacente a via Lungo Bendola”.


(Foto di repertorio

Una situazione che potrebbe sviluppare problemi igienici e idrogeologici, nonché compromettere il decoro urbano. “Secondo quanto evidenziato dalla letteratura scientifica in materia – dicono dal Comune -, questi roditori possono arrecare danno alle banchine, alle sponde e in generale agli argini dei corsi d’acqua compromettendone la stabilità e la tenuta idraulica predisponendo quindi a potenziali situazione di rischio per il dissesto idrogeologico”. 

Il Piano di Contenimento di Città Metropolitana

Il divieto del sindaco non è però l’unica misura adottata per cercare di arginare il problema. La Città Metropolitana di Torino aveva infatti già predisposto un Piano di Contenimento della nutria, approvato nel 2017. L’obiettivo era quello di unire, in un unico programma, tutti i comuni della medesima Città Metropolitana interessati dalle colonie di nutrie.

Antonia Gorgoglione

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