E’ una promozione non a pieni voti quella guadagnata nelle strade piemontesi dai mezzi pubblici, durante la prima settimana di scuola. Questo il pensiero dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, intervenuto a margine dell’inaugurazione della rotonda del sottopasso del Lingotto.
“Credo che la situazione sia quella prevista: avevamo detto che avremo aumentato i mezzi e l’abbiamo fatto, avevamo previsto qualche disguido e c’è stato. Non possiamo negarlo, ma sono disguidi marginali che riguardano pochi pullman rispetto ai migliaia che girano per il Piemonte tutti i giorni. In ogni caso li abbiamo subito corretti, aumentando le corse bis”.
L’assessore, consapevole di aver fatto ricorso a ogni sforzo possibile per garantire il servizio, rivolge quindi un appello ai lavoratori e agli studenti: “Chiediamo loro collaborazione: i ragazzi devono sapere che c’è la corsa bis e non serve accalcarsi sul primo pullman, i conducenti devono indicarglielo. Si tratta di uno sforzo complessivo di un sistema articolato quale è il trasporto pubblico locale”.
Guardando al futuro, la sensazione è che molto difficilmente le misure di sicurezza verranno inasprite, al netto di una situazione sanitaria che potrebbe peggiorare con l’arrivo dell’autunno: “Credo si faccia fatica a immaginare di tornare indietro, si dovrà seguire l’andamento del contagio. Sarebbe opportuno, come richiesto dalle Regioni, che ci siano degli step. Numeri chiari che indichino con quali dati si può viaggiare al 50%, con quali dati si può viaggiare all’80% o al 100%. Così si comporta un paese normale, senza arrivare a 4 o 5 giorni prima quante persone può trasportare un pullman”.
Ecco perché difficilmente la capienza massima dei mezzi, ora fissata all’80%, scenderà sotto quella soglia. A confermarlo è lo stesso Gabusi: “La prudenza e il 50% non ci consentirebbero di gestire i trasporti, visto che già con l’80% c’è stato qualche disagio. Dovremmo avere tanti soldi, ma non ci basterebbero comunque i mezzi a disposizione, anche comprendendo bus turistici, Ncc e taxi”.
Da qui l’appello dell’assessore al Governo: “Servono buon senso e regole di sicurezza, ma anche la capacità di mettere misure e regole che possano essere rispettate senza inchiodare un’altra parte di mondo. E’ necessaria la capacità del sistema paese di parlarsi, dalle scuole ai trasporti”.