Chivasso - 25 aprile 2020, 13:22

Le api rischiano di scomparire: adottare un alveare per ripartire in modo green

In provincia di Torino ed in Piemonte è possibile sostenere il lavoro degli apicultori scegliendo un alveare da cui ricevere annualmente una fornitura di miele

Le api rischiano di scomparire: adottare un alveare per ripartire in modo green

Grazie al lockdowon dovuto all’emergenza covid-19 insieme a tutto il resto della natura, anche le api sembrano aver tirato una boccata di sollievo, si è registrato, infatti un calo dell’inquinamento globale e numerose piante selvatiche, tra cui fiori rari stanno crescendo indisturbate, ma si tratta solo di una parentesi ed il problema va affrontato in modo sistemico sicuramente scegliendo uno stile di vita più sostenibile a livello globale. Tuttavia, anche restando a casa è possibile aver cura delle api senza neppure doversi alzare dal proprio divano, per esempio, adottando un alveare.

In questo modo sarà possibile fare qualcosa di utile per sostenere l’ambiente e la piccola imprenditoria locale, prendendosi allo stesso tempo cura della propria salute senza rinunciare a qualche peccato di gola. Apparentemente sembrano concetti molto lontani tra loro eppure non lo sono grazie a 3Bee, un’azienda agri-tech che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per il benessere delle api. Questa startup, nata in Lombardia, e cresciuta nell’incubatore I3P del Politecnico di Torino, attraverso esclusive tecnologie consente agli apicoltori di monitorare costantemente e in modo completo i propri alveari per ottimizzare la produzione riducendo al minimo l’utilizzo di trattamenti artificiali.

Fiore all’occhiello di 3Bee è il progetto di economia circolare "Adotta un alveare" che permette a chiunque sia interessato di offrire un apporto concreto alla salvaguardia delle api. E’ infatti possibile scegliere un alveare, ed attraverso un contributo economico sostenerlo, avere la possibilità di monitorarlo seguendo il processo di trasformazione del miele ed alla fine ricevere un quantitativo di prodotto proporzionale a quanto si è versato.

Il consumatore potrà così sentirsi parte attiva del processo ed incidere positivamente non solo sulla vita degli apicultori, ma soprattutto sulla tutela delle api. Sebbene questi insetti, siano responsabili di circa il 70 % dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo il 35% della produzione globale di cibo oggi rischiano seriamente l’estinzione. Per comprendere la loro importanza basti pensare che delle 100 colture da cui dipende il 90 per cento della produzione globale di cibo ben 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api.

Grazie a 3Bee sono state coinvolte 55 aziende in tutta Italia, 850.235.321 api e 150 apicoltori e sono stati impollinati 1.532. 300.000 fiori.

 

In Piemonte rientrano in questo circuito 5 realtà: una in provincia di Cuneo, una in provincia di Alessandria e tre in provincia di Torino. L'azienda apistica Apicoltura Alpi Mel sorge a Vernante (Cn), al confine con il Parco Naturale Delle Alpi Marittime di Palanfrè e produce miele di castagno e tarassaco.

A Moncalieri (TO), nel parco fluviale del Po si trova l’azienda Posella specializzata nella produzione di miele millefiori e di castagno.

Ancora nel torinese a Favria Canavese, Giramiele offre in primavera miele di acacia ed in estate quando le api vengono trasferite al fresco, produce miele di castagno sulla collina di Belmonte e miele di rododendro nel Parco del Gran Paradiso. Orgoglio dell’azienda è la produzione di miele di lavanda. In val di Susa sorge invece l’attività di Danilo Favro, a  San Giorio di Susa (To) che realizza miele di castagno, millefiori e di tiglio.

E infine, in provincia di Alessandria a Camerano Casasco, l’azienda agricola PolyAgriNova nasce da un’idea del Dott. Paulin Takumbo Takam, un giovane imprenditore di origine camerunense che, dopo aver conseguito la laurea triennale e magistrale in Scienze Agrarie all’Università di Torino, ha dato vita ad una realtà improntata sull’innovazione e la ricerca messe in pratica in chiave ecosostenibile. L'azienda, controllata dall'ente certificatore ICEA Piemonte con oltre 300 alveari produce miele di Acacia melata castagno

Maria La Calce

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