Politica - 24 aprile 2019, 17:59

Maria Araceli Meluzzi: "Vi racconto la mia Chieri"

La figlia del noto psichiatra Capolista per Fratelli D’Italia alle Amministrative di Chieri

Maria Araceli Meluzzi: "Vi racconto la mia Chieri"

Maria Araceli Meluzzi, figlia d’arte, è un vulcano esplosivo ricco di passione, entusiasmo, grinta e competenza da vendere: proprio come il papà Alessandro, stimatissimo ed eclettico intellettuale, psichiatra, saggista, studioso di religioni e criminologo, di cui porta fieramente il cognome.Una laurea a pieni voti in giurisprudenza, 29 anni, criminologa anch’essa nonché esperta di criminologia e giornalista per importanti testate italiane tra cui in primis ‘Cultura e identità’ (il mensile in edicola con ‘Il Giornale’) e i lettissimi periodici ‘Voi’ e ‘Nuova Cronaca’, è candidata capolista per Fratelli D’Italia al Consiglio Comunale di Chieri.

Quando l’amico fraterno Roberto Rosso, in corsa per un seggio alla Regione Piemonte, mi ha proposto questa preziosa opportunità, ho accettato subito”, esordisce Araceli, o più semplicemente Ara, come la chiamano tutti.

Roberto è un politico onesto e capace come pochi: incontra tutti, accoglie e riceve tutti, e soprattutto mantiene sempre quel che dice. E’ un uomo del fare”, aggiunge.

Per poi riprendere: “Credo fermamente nel binomio territorio e giovani: la formula su cui puntare per un rilancio di Chieri e del suo circondario, secondo una politica fattiva e operosa che guarda in primo luogo alla famiglia quale griglia di partenza e cardine altrettanto imprescindibile per un risorgimento locale degno di questo nome sotto ogni aspetto: economico, sociale, culturale e religioso”.

Maria Araceli Meluzzi, inoltre, è attiva da tempo “quale Presidente di BNI Young Under 33, primo gruppo al mondo di giovani imprenditori e professionisti sotto i 33 anni attivo in seno a BNI, prestigioso e virtuoso network mondiale di soggetti economici che credono fortemente nell’espansione delle relazioni efficaci per fare mercato”.

Per poi proseguire: “Ci incontriamo alle 6.30 del mattino, perché il tempo è dono di Dio, una risorsa da impiegare con intelligenza e rispetto. Il mio è un modello legato alla visione di un’imprenditorialità florida capace di coniugare la visione di un tempo con l’innovazione dell’oggi. A questo si aggiunga la sicurezza, tema fondamentale del mio programma, per una migliore e più intensa collaborazione produttiva con le forze di polizia e dell’ordine presenti sul territorio”.

Perché, per il rilancio di Chieri, “è altresì fondamentale guardare all’esempio immortale dei grandi Santi Sociali, da Giuseppe Benedetto Cottolengo, a Giovanni Bosco, a Giuseppe Cafasso, che a Chieri hanno lasciato tracce importanti del proprio meraviglioso passaggio anche per il presente”.










c.s.

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