(Adnkronos) - "Se devo essere sincero ho già organizzato tutto. Con un avvocato e un notaio", perché "non voglio assolutamente affrontare il numero 80. Non voglio! Ho conosciuto la malinconia e il dolore, mai la tristezza. Oggi sono leggero, quasi felice. Beato. E senza alcuna paura. Ho deciso". A dirlo, con cruda e sconcertante sincerità, è il 75enne Diego Dalla Palma che oggi, in un'intervista al Corriere, confessa di aver deciso volontariamente la data della sua morte. I motivi? "Comincio a sentire che alzarmi dalla sedia, al cinema o a teatro, diventa una piccola umiliazione: traballo. Devo cambiare le mutande due volte al giorno -dice il celebre stylist e truccatore delle dive -. La mente non è più quella di prima".
"È vita? -si chiede Dalla Palma- Ho salvato i miei genitori malati dalla miseria, per quanto potevo. Ma io, come affronto il finale? Ho quattro soldi che mi permetteranno qualche sorriso; ma la vittoria sarà solo se potrò andarmene a modo mio. Ho un orgoglio: non voglio dipendere da Curia, Stato, politici, correnti". Sulle modalità, Dalla Palma dice di aver già stabilito tutto: "Mi aiuterà un medico: mi ha preparato un composto. Sarò da solo, in un luogo del cuore, all’estero. L’ultimo mese è tutto deciso. Prima trascorrerò un momento meraviglioso: mangerò bene, un buon vino. Non mi ubriaco mai, ma so che dopo, per andarsene, ci vuole niente. Ho architettato una situazione non teatrale, non plateale: riservata, tranquilla. Me ne andrò gioiosamente. Quello che mi è stato preparato è velocissimo: due, tre minuti".
Dalla Palma sembra non avere dubbi. "È una liberazione", spiega. Rivelando di avere vissuto dei fenomeni "esoterici". A sei anni, "dopo la meningite, non volevo vedere né mamma né papà: avevo bisogno di quelle figure fluttuanti in una luce lilla che mi portavano in volo. Penso che si ripeterà. Prima del coma non avevo mai disegnato; dopo, ho scoperto l’arte. Come posso non credere che ci sia una forma di energia?" .