Economia e lavoro - 10 ottobre 2025, 14:26

Cosa sapere prima di lavorare all’estero da remoto

L’idea di lavorare da un caffè vista mare a Lisbona o da un rifugio di montagna in Costa Rica è senza dubbio affascinante. Ma trasformare il sogno del lavoro da remoto all’estero in un’esperienza davvero positiva richiede più di un volo low cost e un portatile nello zaino. Dalla scelta del visto giusto alla gestione delle tasse, pianificare con attenzione è ciò che fa la differenza tra un’avventura fluida e produttiva e un caos stressante.

Se stai pensando di abbracciare lo stile di vita da digital nomad, ecco i passaggi fondamentali per prepararti al meglio – così potrai concentrarti sul lavoro (e goderti la vista).

1. Visti e obblighi fiscali: parti con i documenti in regola

Prima di fantasticare sulla tua nuova routine all’estero, assicurati di poter lavorare legalmente nel Paese scelto. Molte nazioni – come il Portogallo, la Spagna o l’Estonia – offrono oggi visti specifici per nomadi digitali, ma ciascuno ha requisiti e durate differenti.

È altrettanto importante chiarire dove sei fiscalmente residente. Anche se lavori da remoto fuori dall’Italia, potresti essere ancora considerato residente fiscale italiano e quindi dover dichiarare i redditi in Italia, con il rischio di doppia imposizione. Rivolgiti a un consulente fiscale esperto in mobilità internazionale prima di partire.

2. Proteggi i tuoi dati con una VPN

Le reti Wi-Fi pubbliche di bar, hotel o aeroporti sono comode, ma anche terreno fertile per hacker e furti di dati. Accedere a documenti aziendali, piattaforme di lavoro o conti bancari senza protezione è rischioso.

La soluzione è utilizzare una VPN (Virtual Private Network): cifra la connessione, tutela i tuoi dati sensibili e ti consente di accedere ai tuoi servizi italiani anche dall’estero, evitando blocchi per indirizzi IP stranieri.

3. Gestisci il denaro in modo intelligente

Avvisa la tua banca dei tuoi spostamenti per evitare che il primo pagamento all’estero venga bloccato come “sospetto”. Per le spese quotidiane, valuta conti multivaluta o servizi fintech come Wise o Revolut: offrono commissioni basse e tassi di cambio migliori rispetto alle banche tradizionali.

Questi strumenti ti permettono, ad esempio, di ricevere pagamenti in euro o dollari e spendere nella valuta locale senza pensieri.

4. Assicurazione viaggio o copertura sanitaria internazionale?

La tessera sanitaria italiana non copre le cure fuori dall’Unione Europea e, anche in Europa, la copertura è limitata. Se prevedi di restare a lungo, una semplice assicurazione viaggio non basta: serve una polizza sanitaria internazionale completa, pensata per chi lavora da remoto.

Scegli una soluzione che copra anche infortuni, emergenze e assistenza medica prolungata – un investimento piccolo rispetto ai costi di un ricovero all’estero.

5. Strumenti e consigli per restare produttivo e connesso

Il sogno del lavoro “vista oceano” svanisce in fretta se la connessione Wi-Fi è lenta come quella dei primi modem. Prima di prenotare, chiedi a chi ti ospita la velocità reale della rete.

Considera anche il fuso orario: le 9:00 di Roma corrispondono alle 3:00 di New York, e questo può influenzare riunioni e abitudini quotidiane. Porta con te un adattatore universale, un powerbank e delle cuffie con cancellazione del rumore: renderanno produttivo anche un bar affollato o un lungo viaggio in autobus.

6. Vivi al meglio la tua esperienza di lavoro da remoto

Lavorare all’estero da remoto può essere un’esperienza che cambia la vita – ma solo se pianificata con cura.
Metti in ordine documenti, tasse, sicurezza digitale, finanze e salute: una volta sistemati i fondamentali, potrai dedicarti al lavoro e goderti davvero la libertà del tuo nuovo stile di vita.








Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne