Territorio, ma anche tanta politica: è questa la ricetta di Paolo Damilano, candidato alle Europee con Forza Italia. Che la scorsa settimana ha incontrato il Segretario di FI Antonio Tajani, ma soprattutto i sindaci ed amministratori di Piemonte e Liguria.
Tappa ad Alba con Tajani
Prima tappa venerdì 17 maggio ad Imperia, per la presentazione del libro di Paolo Del Debbio “In nome della libertà”, dedicato a Silvio Berlusconi. Damilano sabato è poi andato al teatro sociale di Alba, nel Cuneese, dove è intervenuto il vicepremier Tajani, candidato anche lui a Bruxelles.
Un evento, commenta l’esponente di Torino Bellissima, “nel cuore del nostro Piemonte”. “Tanti incontri – prosegue Damilano- sui contenuti per l’Europa che vogliamo costruire. Un’Europa che ci riguarda più di quanto si pensi: l’80% delle leggi approvate dal Parlamento italiano sono applicazione di provvedimenti europei”. “Se Forza Italia e la grande famiglia dei Popolari contano di più in Europa, è l’Italia a contare di più” ha concluso.
Santena, Perosa e Magliano Alfieri
E la domenica di Damilano è stata a contatto con le persone. Primo appuntamento con il sindaco Roberto Ghio a Santena per la Sagra dell’Asparago, giunta ormai alla novantunesima edizione. “I nostri territori – commenta Damilano - sono custodi di tradizioni ed eccellenze enogastronomiche uniche al mondo: mi candido in Europa per difenderle e valorizzarle”.
Penultima tappa alle celebrazioni per il centenario del F.C. Perosa, dove l’esponente di Torino Bellissima si è confrontato con alcuni sindaci del territorio. “100 anni di storia – dice Damilano - sono un bel traguardo, che unisce solidità, passione e tradizione. Grazie per ciò che avete fatto e che farete per i nostri ragazzi e per il nostro Piemonte”.
Fine giornata nel Cuneese a Magliano Alfieri, all'iniziativa di Daniele Sobrero, candidato della lista Cirio.
Damilano: "Positivo giovani si facciano sentire, ma no a violenza"
Giovedì sera poi il candidato all’Europarlamento è intervenuto a “Dritto e rovescio” su Rete4, dopo le manifestazioni registrate all’Università e al Politecnico di Torino.
“La notizia positiva – ha sottolineato Damilano - è che i ragazzi si stanno facendo sentire: questo è un segnale molto buono. Non siamo d’accordo però se usano gli strumenti sbagliati: abbiamo visto delle scene di violenza, che non possono essere accettate”.
“Ho paura che questo sia frutto di una polarizzazione della politica, dove si cerca di contrappore da una parte il buono dall’altra il cattivo” conclude.