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Economia e lavoro | 30 gennaio 2024, 10:42

Le pmi torinesi vogliono diventare grandi e puntare a 35 miliardi diventando fornitori della UE

Palazzo Madama ha riunito per la prima volta in Europa molte delle 43 agenzie che operano a livello continentale e che cercano fornitori per appalti pari al 14% del Pil europeo

Le pmi torinesi puntano a 35 miliardi di euro diventando fornitori della UE

Le pmi torinesi puntano a 35 miliardi di euro diventando fornitori della UE

Tredici agenzie UE, in grado di assegnare appalti di fornitura per una somma pari a circa il 14% del Pil dell'Unione Europea. Sono loro la squadra che si è raccolta questa mattina a Palazzo Madama per aprirsi e raccontarsi al mondo delle piccole e medie imprese, in cerca di nuovi fornitori. In tutto, a livello europeo, le agenzie sono oltre 40, con un budget da 35 miliardi di euro.

La prima volta in Europa

Un evento unico nel suo genere, che si realizza per la prima volta in Europa. E che ha visto in cabina di regia Unioncamere, la Camera di Commercio di Torino, ma anche ETF, la Fondazione europea per la formazione, unica delle 43 agenzie ad avere sede a Torino (l'unica altra "italiana" è quella che ci occupa della sicurezza del cibo, a Parma).

Cento aziende per superare 1,7 milioni

In platea, oltre a un centinaio abbondante di aziende, anche enti, istituzioni e Università. L'obiettivo? Fare meglio di quanto già realizzato nel biennio 2022-2023 dal progetto Tender, strumento con cui la Camera di Commercio vuole accompagnare le aziende nelle gare internazionali: oltre 1,7 milioni di euro.

Tante gli ambiti in cui operano le Agenzie. Oltre a quelle con sede nella Penisola, infatti, ci sono realtà che si occupano di lavoro, sviluppo, sanità, ambiente, settore marittimo, finanza, giustizia, ricerca e tecnologia, fino alla digitalizzazione. Un ventaglio a 360 gradi, insomma, che può offrire opportunità di business alle aziende più diverse e posizionate sui comparti. "Per la prima volta siamo riusciti a riunire 13 Agenzie della UE a Torino - dice il presidente camerale, Dario Gallina - e siamo sicuri che saranno tante le pmi che riusciranno a fare tesoro di questi contatti".

"Il Piemonte è un territorio reattivo alle opportunità che offre la ricerca di fornitori internazionali - aggiunge Dario Peirone, presidente di Ceipiemonte - Solo negli ultimi tre anni sono state oltre 500 le segnalazioni di Tender internazionali, con 100 offerte di gara presentate dalle nostre imprese e 15 appalti aggiudicati".

"Gli operatori del territorio sono preparati, ma le gare sono sempre più complesse, tra digitale, intelligenza artificiale e criteri di sostenibilità", dice Eva Jimeno Sicilia, capo della strategia e risorse di ETF. "Ci sono molte competenze utili, da aerospazio a logistica, fino a ingegneria, ma anche artigianato e cibo".

Chi ce l'ha fatta: "Da soli è dura"

Tra coloro che hanno già avuto successo, in questo campo, ci sono le torinesi Sixeleven ed e-Mentor. La prima si occupa di comunicazione e creatività digitale, mentre la seconda opera nel mondo dell'apprendimento digitale. Entrambe ora collaborano sia con Agenzie europee che con le Nazioni Unite.

"Abbiamo iniziato affacciandosi 10 anni fa al mondo delle Agenzie delle Nazioni Unite, realizzando i primi lavori - raccontano Niccolò Gros Pietro e Paolo Libanore, fondatore e direttore area digital di SixEleven - Senza supporto era stata dura, ma quando sono subentrati gli strumenti camerali abbiamo fatto formazione e abbiamo imparato a selezionare le occasioni. È difficile orientarsi tra attività e bandi che ogni Agenzia propone. Ci siamo strutturati internamente per rispondere meglio e a più opportunità, filtrando meglio ciò è a disposizione".

Massimiliano Sciullo

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