Attualità - 04 gennaio 2024, 17:55

Non solo la calza, in Piemonte la Befana porta con sé anche un regalo per i golosi: la focaccia

Dolce tipico delle festività sabaude, al suo interno custodisce anche una "sorpresa": una fava bianca e una nera. Chi le trova, paga da bere e da mangiare

La focaccia della Befana, dolce tipico delle festività sabaude

L'arrivo della Befana porta con sé l'attesa di dolciumi e carbone con cui riempire le calze, solitamente appese ai caminetti o adagiate sotto l'albero di Natale.

Ma come per ogni festa che si rispetti, anche per l'Epifania si preparano ricette tipiche del territorio compresi, ovviamente, i dolci.

Tipica di tutto il Piemonte è la "fugassa d'la Befana" - focaccia della Befana in piemontese - un dolce a forma di margherita che, nel corso della sua evoluzione, è diventato simile, per certi versi, al panettone. Non per la forma, come accennato, ma per la "sostanza". Essa, infatti, è un pan brioche inizialmente costituito solo da farina, burro, uova e latte e decorato con lo zucchero. Alla prima ricetta poi si aggiunsero i canditi, importati, a prezzi non troppo convenienti, a partire dalle Crociate. 

La particolarità di questa focaccia dolce, poi, sta nella "sorpresa" custodita al suo interno: due fave, di cui una bianca ed una nera. A chi fosse capitata, nella sua porzione, la fava bianca, avrebbe dovuto pagare la stessa focaccia; viceversa, chi avesse trovato, nella propria fetta, la fava nera, avrebbe dovuto offrire da bere a tutti.

Nella focaccia di alcune zone del Piemonte, poi, al posto delle due fave si può trovare un piccolo re, ad indicare che chi la troverà, sarà il re della giornata. 

Oggi la fugassa d'la Befana è annoverata tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali e continua ad essere uno dei dolci principali dell'ultima delle festività natalizie.

Federica De Castro