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Politica | 11 luglio 2023, 13:47

Ospedale di Cuorgnè, Gallo (Pd) alza la voce: "No alla privatizzazione"

Avetta e Valle: "Smentite le promesse di Cirio e Icardi". Dura anche Sarah Disabato (M5S): "Così si smantella la sanità pubblica"

Ospedale di Cuorgnè, Gallo (Pd) alza la voce: "No alla privatizzazione"

“Mentre continua a regnare incertezza sulla collocazione del nuovo ospedale dell’Asl To4 la Regione rende noto uno studio nel quale viene suggerita la privatizzazione del nosocomio di Cuorgnè e la soppressione definitiva del pronto soccorso, un altro passo per privare i cittadini della sanità pubblica, costringendoli a rivolgersi al privato. La posizione del Partito Democratico, di fronte a queste ipotesi, è di chiara opposizione. Salutiamo, quindi, con favore l’iniziativa del gruppo di minoranza “Cuorgnè c’è” che ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto sul futuro dell'ospedale cittadino e riproporremo il tema in Consiglio regionale chiedendo all’Assessore Icardi un’informativa su questo tema” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Diciamo basta alle scelte calate dall’alto da parte di questa Giunta regionale, tutte volte a privatizzare la sanità. Da un lato in Conferenza Stato-Regioni si chiedono al Governo più risorse per la sanità e si annunciano assunzioni, dall’altro, invece, dove può decidere direttamente, il centrodestra in Piemonte riduce gli stanziamenti di cassa e va verso il privato” conclude Gallo.

"Le valutazioni sul PS di Cuorgnè contenute nel recente studio affidato dalla Regione Piemonte alla società ADM Project Consulting stanno giustamente allarmando sindaci, amministratori e cittadini di questa zona del Canavese. Sotto la formula “dimensionamento clinico-gestionale” si profila l’addio alla riattivazione del Pronto Soccorso sostituito da un “ambulatorio per le piccole urgenze nelle 12 ore diurne”, ovvero un Punto di Primo Intervento. Il pronto soccorso di Cuorgnè è stato chiuso durante l’emergenza Covid e non ha più riaperto nonostante servisse un’area molto ampia e frequentata anche da tanti turisti, con la conseguenza di riversare pazienti sui DEA di Ivrea e di Ciriè", attaccano i Consiglieri regionali del Pd Alberto Avetta e Daniele Valle.

"Il 9 gennaio scorso il Presidente Cirio e l’assessore Icardi, in occasione della riapertura del PPI, affermavano che “è un primo, fondamentale passo verso la riattivazione del Pronto Soccorso”. È palese la contraddizione tra le promesse della Giunta e le conclusioni dello studio, dove si evidenzia il sottodimensionamento del personale medico ed infermieristico dei presidi di Cuorgné e di Lanzo e, quindi, la necessità di esternalizzare alcune attività ad un soggetto esterno. Pertanto: la Regione Piemonte non è riuscita a far assumere più personale, ha illuso i Canavesani con la promessa della riapertura di un vero PS, infine, trasforma il PPI da soluzione temporanea a definitiva ricorrendo ai privati, e confermando così la volontà della Giunta Cirio di affidarsi sempre di più ai privati per l’erogazione dei servizi. Ora l’assessore Icardi deve chiarire in Aula quali sono le reali intenzioni della Giunta rispetto al destino che intende garantire all’ospedale di Cuorgnè ed alla modalità di erogazione dei servizi sanitari: saranno mantenute le promesse sul PS oppure si attueranno i suggerimenti dell’ADM Project Consulting?", concludono Avetta e Valle.

"L’obiettivo della Giunta Cirio si fa ogni giorno più chiaro: celebrare il funerale della sanità pubblica. Lo sta raggiungendo. Dopo la messa in vendita dell’ospedale di Settimo Torinese e i tentativi di partenariato pubblico-privato per gli ospedali di Cuneo e Novara e per il Parco della Salute, oggi l’Assessore con delega allo Smantellamento della Sanità Pubblica ha aggiunto all’elenco delle strutture da svendere ai privati anche gli ospedali di Lanzo e Cuorgnè. La strada da seguire non è quella delle privatizzazioni, ma quella degli investimenti pubblici per potenziare gli ospedali e garantire un servizio degno di questo nome", attacca anche la capogruppo regionale del M5S Sarah Disabato.

 

comunicato stampa

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