Nel corso degli ultimi vent’anni, la vita dei cittadini di tutto il mondo, italiani compresi, è stata letteralmente modificata dalla fruizione su larga scala della grande rete telematica. Immaginare un mondo senza internet al giorno d’oggi, nel terzo decennio del nuovo millennio, è semplicemente impossibile, data l’importanza che svolge in ogni singolo aspetto della nostra quotidianità.
Da quanto concerne l’aspetto professionale a quello, invece, più “ludico”, internet è diventato indispensabile nella vita di tutti i giorni, imprescindibile per mantenere un adeguato standard di vita. Basti pensare, ad esempio, alle chat di messaggistica istantanea, che la maggior parte dei cittadini di tutto il mondo utilizza per restare in contatto con amici, parenti o persone che la vita, ahinoi, ci ha portato lontano dal punto di vista geografico.
Social e siti d’informazione, due grandi passioni online degli italiani
Gli italiani, inizialmente scettici, sono rimasti letteralmente catturati dalle potenzialità della grande rete telematica. E oggi, sotto certi aspetti, sono tra i più grandi fruitori. Un popolo che fa della socialità un proprio tratto caratteristico, punto di forza attrattivo anche per i tanti turisti che visitano il nostro paese durante il corso dell’anno, non poteva restare insensibile al fascino dei social network.
In Italia, si stima che almeno il 70% degli under 60 abbia attivo un profilo social e lo utilizzi quotidianamente per interagire tramite post o consultare i profili delle persone che vengono “seguite”. Un numero particolarmente elevato, che aumenta, ancor più, se si considerano i profili “fake”, ovvero quelli dove non sono indicati nome e cognome oltre a non essere presenti foto/video della persona, e che non eguali nel Vecchio Continente, nonostante il “fenomeno” social abbia investito trasversalmente l’intera Europa.
La possibilità di condividere idee, foto e video, oltre ad essere a conoscenza di cosa fanno amici, parenti o vip nella loro quotidianità, sono fattori di grande appeal per il popolo del Belpaese, che grazie ai social, oltretutto, spesso hanno la possibilità di restare informati su quanto accade nel mondo. Per alcuni, non a torto, quest’ultimo aspetto è una sorta di “distorsione”, visto che nei social, purtroppo, spesso abbondano le “fake news”.
A dire il vero, da almeno un lustro a questa parte, gli italiani hanno compreso come sia sempre necessario approfondire le notizie tramite portali d’informazione seri ed autorevoli. E il nostro, per quanto concerne ciò che accade a Chivasso e dintorni, è tra i più autorevoli della nostra comunità. Non stupisce, quindi, che i siti d’informazione nazionali e locali siano tra i più ricercati dai cittadini del Belpaese, che adorano essere informati su tutto ciò che accade attorno a loro.
Eros, un fattore di forte appeal nel variegato mondo del web
Come accade in qualsiasi altra parte del mondo, il settore dell’eros ha riscontrato, sin dall’avvento di internet, un forte appeal nei confronti degli italiani, popolo passionale e romantico come pochi altri al mondo. I contenuti dedicati ad un pubblico adulto, infatti, sono visitati quotidianamente da milioni di persone, sfruttati anche, se non soprattutto, per migliorare la propria sfera intima.
Non stupisce in alcun modo, di conseguenza, l’enorme successo riscontrato dai sexy shop online nell’ultimo lustro, portali che consentono l’acquisto di abbigliamento sexy, dildo, vibratori, strapon e tutto quanto concerne una vita intima più soddisfacente ed appagante. La loro prepotente affermazione nel mondo dell’e-commerce italiano testimonia il cambio di mentalità avvenuto nel corso degli anni nella nostra società, diventata decisamente più emancipata e matura rispetto ad un tempo, conscia di quanto sia importante godere di una felice vita intima.
In ultimo, va sottolineato il successo dei siti sportivi, in particolar modo quelli legati al mondo del calcio, uno sport che nel nostro paese, nonostante la mancata qualificazione al Mondiale per due volte consecutive, resta una sorta di “religione”. L’Italia, non casualmente, viene definita una “Repubblica basata sul pallone”, dove vivono “60 milioni di commissari tecnici”. Il successo di questi portali, di conseguenza, era piuttosto scontato.