"In questa giornata così significativa per tutte le donne, ho consegnato con piacere il Premio Marcellina Gilli alla dottoressa Erika Michela Dematteis - afferma Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte - Lo scorso anno, nell’ambito dell’Hydrogen Week in corso a Bruxelles, la nostra Erika, ricercatrice presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, è stata proclamata “Miglior ricercatore dell'anno” dalla Hydrogen Europe Research. Un riconoscimento estremamente ambito e che certifica un’eccellenza".
La HER con oltre 120 membri, che coprono un'ampia gamma di competenze e infrastrutture, coordina attivamente l'eccellenza scientifica, promuove nuove idee e guida le scoperte per un nuovo sistema energetico basato sull'idrogeno, sostenendo nel contempo il settore industriale nel suo obiettivo di migliorare le tecnologie attuali e raggiungere la redditività economica per le nuove soluzioni nel mercato.
"Il premio Marcellina Gilli è stato istituito dal Consiglio regionale del Piemonte nel 2020, nell’ambito dell’attività della Consulta femminile regionale, con l’intenzione di valorizzare le donne che in Piemonte si sono affermate nei diversi ambiti dell’imprenditoria, del lavoro, della ricerca o dell’impegno sociale e civile, costituendo un esempio per la piena affermazione del ruolo e della personalità delle donne nella società - sottolinea il consigliere regionale del Piemonte Gianluca Gavazza - È bello quando sono le giovani a farlo. Giovani che vanno sempre riconosciute ed aiutate, perché il mondo della scienza non è un mondo facile per le donne. Ecco perché questo premio è così importante e siamo tutti orgogliosi di consegnarlo nelle mani di Erika, per un futuro radioso fatto di riconoscimenti e di curiosità, perché i migliori studi e ricerche che si possono fare, sono quelli fatti per seguire le proprie passioni e soddisfare la propria curiosità".
Il premio, è intitolato alla memoria di Marcellina Gilli, imprenditrice di Rosta, fra le prime donne nel dopoguerra alla guida di un’impresa metalmeccanica in Piemonte. Fu a lungo attiva nell’associazionismo femminile, anche a sostegno di un’effettiva parità di genere, e presidente della Consulta femminile regionale per tre legislature.