Canavese - 16 aprile 2021, 17:47

La scuola Anna Frank di Leinì sempre più green: inaugurate le colonnine dell'acqua

L'amministrazione comunale e la Direzione scolastica hanno aderito al progetto "DDL Green"

I disegni dei bambini, una delle colonnine dell'acqua e le borracce

Una scuola sempre più verde, dentro e fuori. Con il progetto DDL Green, basato a sua volta sul progetto EDEN, curato dalla professoressa Beate Weyland dell’Università di Bolzano, la Direzione Didattica Anna Frank di Leinì porta la natura a scuola. Piante e aree verdi vengono così inserite nell’ambiente scolastico, sia nelle classi, sia negli spazi comuni, interni ed esterni.

Aule rinnovate e "green"

La prima tappa prevede l’allestimento di aule rinnovate e arricchite, superando l’ambiente scolastico legato ad un modello di scuola e di insegnamento “standardizzato”, pertanto ogni classe sta declinando in modo originale e personale l’approccio green.

Per quanto riguarda l’esterno, in corrispondenza degli ingressi della sede centrale sono stati collocati fiori e piante che li identificano, mentre nel cortile interno è in via di realizzazione un’oasi verde per riqualificare un'area centrale, ridefinendola quale ambiente green multifunzionale.

Proprio all’interno della sede centrale, inoltre, sono state inaugurate oggi, venerdì 16 aprile, alla presenza del Sindaco, Renato Pittalis, dell’Assessore all’Ambiente, Mauro Caudana, della Consigliera Delegata, Michela Fornas, e dei rappresentanti della ditta installatrice, Decalacque, le 10 colonnine per la distribuzione dell’acqua che, insieme alle borracce donate agli alunni, permettono non soltanto un minore utilizzo della plastica, ma anche l’educazione a stili di vita consapevoli e al rispetto dell’ambiente, con il coinvolgimento della famiglia.

In corrispondenza di ogni erogatore è posta una targa sulla quale sono stampati gli elaborati scelti da una commissione tra tutti quelli realizzati dagli alunni della scuola primaria sul tema della riduzione dell’uso della plastica e dell’uso consapevole delle risorse naturali. 

Il lavoro dei ragazzi – spiega la Dirigente Scolastica, Antonietta Garofalo -, si basa sulla cura delle piante e sulla documentazione con diari di bordo, fotografie e filmati; anche durante il lockdown e la sospensione dell’attività didattica in presenza i ragazzi hanno continuato il progetto, prendendosi cura delle piante a casa. In questo modo abbiamo coinvolto le famiglie, allargando ulteriormente il raggio d’azione dell’iniziativa".

"Chi ha aderito - ha aggiunto - ha capito la grandezza e la portata del progetto DDL GREEN, questo acronimo che sta per Direzione Didattica Leini Green. Ultimamente si parla moltissimo di ecopedagogia e di ecodidattica e noi vogliamo avere un approccio corretto e far crescere i bambini aiutandoli a coltivare anche una speranza che è quella di un futuro migliore, magari domani diventeranno degli uomini e delle donne capaci di scorgere la bellezza, la gentilezza, la cura, l’armonia anche nella loro vita, ma soprattutto nella vita di chi sarà al loro fianco”. 

Il Comune a sostegno dell'ambiente

L’investimento sulla sensibilità ambientale dei ragazzi delle scuole – commentano l’Assessore all’Ambiente Mauro Caudana e l’Assessore all’Istruzione, Cristina Bruno -, significa investire sul futuro. Già dai lavori presentati nell’ambito del concorso per la decorazione degli erogatori si intravvede una profondità di analisi e di riflessione che rappresenta una grande speranza, oltre che una testimonianza del lavoro che la Direzione Didattica sta facendo su questi temi. Il Comune sostiene questo progetto e lo sforzo per l’educazione ambientale della Direzione Didattica anche con interventi su alcune strutture che verranno messe a disposizione della scuola per le attività all’aperto”. 

Non possiamo che ringraziare la scuola per il suo impegno a favore dei ragazzi – ha detto il Sindaco Pittalis durante l’inaugurazione degli erogatori depuratori -: spesso si parla di scuola dell’obbligo, intendendo che i ragazzi devono frequentare per un certo numero di anni; credo però che sia più opportuno intendere che noi, come società, istituzioni, come adulti, siamo obbligati a prendere in considerazione il mondo della scuola e trovare insieme il modo migliore per offrire ai nostri giovani gli strumenti per fare meglio di come abbiamo fatto noi in tanti campi, a cominciare dall’ambiente”.

a.g.