Economia e lavoro - 07 aprile 2021, 18:44

Confesercenti striglia il Governo Draghi: "Cambiamento? Sì, ma negativo: il decreto sostegni è ridicolo” [VIDEO]

Inviata una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e incontrati la sindaca Appendino, il presidente Cirio e il prefetto Palomba: "Il dialogo con il Governo si è azzerato, Conte con noi parlava"

Banchieri

La situazione del commercio? Voglio usare un paragone un po’ forzato: siamo come i carcerati, segniamo con delle tacche i giorni che mancano alla liberà ma a differenza loro non sappiamo quando finirà la pena”. E’ con una battuta  che il presidente di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri prova a esorcizzare per un attimo il momento drammatico vissuto dal commercio torinese.

Dopo aver incontrato la sindaca Chiara Appendino, il presidente della Regione Alberto Cirio e il Prefetto Claudio Palomba, Banchieri fotografa infatti una situazione pesantissima per il commercio torinese e attacca il Governo Draghi: “Il decreto sostegni ci ha deluso, le nuove chiusure sono state decise senza consultarci. Le imprese hanno bisogno di sostegni immediati e un piano di riaperture da mettere in campo: oggi questo non c’è, chiediamo alle istituzioni locali di farsi da tramite con il Governo centrale per queste richieste”.

E’ per questo motivo che, in mattinata, Confesercenti ha mandato una lettera la presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere inquietudini, disagi e drammi di chi oggi, a causa della pandemia, non è più in grado di guardare al futuro con serenità.

I sostegni - spiega Banchieri - non bastano più. Nel 2021 non c’è stato dato nulla, aziende ferme come la ristorazione (la sera) dal 26 ottobre, gli ambulanti nei mercati extralimentari, il settore dell’abbigliamento. Non si può andare avanti così”. “Chiediamo quantomeno di accelerare il piano vaccinale, che onestamente fino a questo momento è una delusione", è la richiesta avanzata.

Durissimo l’attacco al Governo Draghi reo, secondo il presidente di Confesercenti, di aver sì cambiato passo ma in negativo rispetto al predecessore Giuseppe Conte: “Il cambiamento c’è stato, in negativo: il 26 ottobre fummo consultati da Conte e poi da Gualtieri, prima del decreto ristori contestuale alle chiusure. Oggi delle chiusure lo abbiamo appreso dai media”.

Una magra consolazione, per quanto riguarda il settore della ristorazione, riguarda il suolo pubblico: “La sindaca Appendino ha preso un impegno perché sia gratuito, fino alla fine del suo mandato”.

La palla passa ora alle istituzioni locali: il presidente Cirio, infatti, porterà il grido di aiuto di Confesercenti alla conferenza Stato-Regioni, la sindaca Appendino ad Anci. La speranza, per i commercianti torinesi, è di poter delineare presto un “fine pena” e tornare a lavorare.

Andrea Parisotto