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Viabilità e trasporti | 18 gennaio 2021, 07:05

Ore 8, anche a Torino torna a suonare la campanella per gli studenti delle superiori

Nessuna modifica dalla riunione d'urgenza del CTS che si è tenuta nel corso della giornata di ieri: "Chi non apre se ne assume la responsabilità"

Ragazzi in coda fuori da scuola

Questa mattina tornano in classe anche gli studenti delle superiori

Una campanella mai tanto attesa: è quella che squilla questa mattina (anche a Torino e in Piemonte) per il ritorno in aula degli studenti delle scuole superiori. Si tratta di un ritorno al 50%, ma è già un segnale rispetto a quella dad che se per un certo periodo era stata un'ancora di salvezza, pian piano è diventata una condanna "ai domiciliari" per tantissimi studenti, che per fare sentire la loro voce hanno protestato anche di recente, in piazza Castello.

L'ultimo brivido è arrivato nella giornata di ieri, con una riunione d'urgenza del CTS, dal quale si temeva potessero arrivare nuovi cambi in corsa e nuove chiusure. O meglio, mancate riaperture. Anzi, dagli esperti è arrivato l'ammonimento: "Se qualche presidente di Regione non intende aprire, se ne assume la responsabilità".

Intanto, già nei giorni scorsi da parte della Regione si era fatto il punto su tutti gli accorgimenti adottati in vista di questa riapertura. In tutto il Piemonte sono infatti previste 4.500 corse in più alla settimana per il servizio autobus urbano ed extra urbano (di cui 1.690 per i servizi urbani ed extraurbani a Torino e 875 per la Città metropolitana di Torino, 100 per il Biellese, 256 per il Vercellese, 611 per il Cuneese, 137 per il VCO, 416 per il Novarese, 174 per l’Alessandrino e 243 per l’Astigiano), e 55 corse bus aggiuntive al servizio ferroviario, con un costo settimanale globale di circa 800 mila euro.

In corrispondenza dell’avvio delle lezioni in presenza la Regione Piemonte realizzerà un monitoraggio quotidiano per individuare in modo immediato eventuali situazioni di criticità che dovessero presentarsi e di conseguenza intervenire. Prosegue intanto lo screening a tutto il personale scolastico previsto dal progetto Scuola sicura, che, su base volontaria, permette agli insegnanti e al personale non docente di sottoporsi a un tampone di prevenzione ogni 15 giorni prenotandolo attraverso il proprio medico di famiglia.

Massimiliano Sciullo

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