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Attualità | 16 gennaio 2021, 19:47

Meno vaccini in Italia? Rinaudo rassicura: "In Piemonte abbiamo dosi sufficienti per fare i richiami, nessuna preoccupazione"

Intanto nella giornata di oggi sono state sottoposte a somministrazione 6285 persone

Uomo sottoposto a vaccinazione anti Covid

Prosegue senza intoppi la campagna vaccinale della Regione

Non suona, in Piemonte, l'allarme vaccini anti Covid. Nonostante la riduzione del 30% delle dosi consegnate dall'azienda produttrice su tutto il territorio nazionale, infatti, per la nostra regione non dovrebbero esserci problemi.

Lo assicura Antonio Rinaudo, commissario area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi: "Il calo non riguarda tutte le regioni allo stesso modo: abbiamo le scorte per il richiamo del vaccino e per fare fronte alla somministrazione della prima dose". E aggiunge: "Al momento quindi non ci sono particolari ragioni di preoccupazione e la campagna vaccinale prosegue con il crono-programma che ci siamo dati, fermo restando che monitoriamo l’evolversi della situazione in tempo reale. Le dosi che arriveranno prossima settimana garantiscono il mantenimento delle vaccinazioni programmate. Anche perché avevamo predisposto delle scorte per far fronte sia ai richiami che al completamento della prima somministrazione".

Intanto sono 6.285 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid nella giornata di sabato. Dall’inizio della campagna si è arrivati a 102.244 dosi, corrispondenti all’82,6 % delle 123.760 finora consegnate al Piemonte e che per il momento hanno riguardato il personale del servizio sanitario regionale, accanto ad ospiti e operatori delle Rsa.

Nelle prossime ore abbiamo in programma un incontro con i direttori generali delle aziende sanitarie per fare il punto sul programma di vaccinazione - spiega Pietro Presti, consulente strategico Covid della Regione -. C’è un piano quotidiano dettagliato per le somministrazioni che è necessario tenere costantemente aggiornato alla luce di eventuali possibili oscillazioni nelle consegne delle prossime dosi. Siamo pronti a rimodularlo in base alle specifiche esigenze, ma il nostro obiettivo è di concludere la fase uno entro il 21 febbraio e per raggiungerlo è fondamentale che le forniture siano regolari e soprattutto programmate".

M.Sci

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