Economia e lavoro - 11 gennaio 2021, 10:35

A Roma protesta il settore del turismo italiano: da Torino e dal Piemonte tanti i bus pronti a partire

Appuntamento fissato per martedì mattina alle 11 in piazza del Popolo. Monasterolo (Adiva Piemonte): "Vogliamo fare sentire la nostra voce: non è possibile, dopo un anno, ritrovarsi esattamente al punto di partenza"

Anche il settore del turismo torinese e piemontese vuole far sentire la sua voce

L'appuntamento è fissato per le 11 di domani mattina in piazza del Popolo: si terrà proprio a Roma quello che è già stato ribattezzato il D-Day, dove la "D", però, sta per dignità. Il giorno della dignità, dunque, manifestazione nazionale del turismo italiano, organizzato su scala nazionale da Maavi (Movimento autonomo agenzie di viaggio italiane). E in piazza, tra gli addetti ai lavori ci saranno anche i rappresentanti di Torino e del Piemonte: i bus, secondo il programma, partiranno nella notte di oggi un po' da tutta la regione.

"C'è gente che si muoverà da tutta Italia, dal Nord alla Sicilia: sui social c'è molta partecipazione. D'altra parte siamo tutti stufi di leggere promesse che rimangono sulla carta - spiega Paola Monasterolo, del direttivo di Adiva Piemonte, l'associazione di categoria degli agenti di viaggio -. Le agenzie di viaggio hanno perso almeno il 90% del fatturato in quello che ormai è quasi un anno che va a concludersi, con l'arrivo di febbraio. E il 50% degli operatori, tra cui anche la mia agenzia, non ha ancora ricevuto i ristori che erano previsti dal decreto Agosto. E siamo a gennaio. Peraltro, chi li ha ricevuti, li ha incassati a dicembre".

Il nemico maggiore, per questo settore, si chiama incertezza. "Non abbiamo idea di cosa succederà e quando. In questa sequenza di dpcm ci sono solo chiusure e limitazioni, ma nessuno pensa al settore del turismo, non si immaginano corridoi magari verso aree covid free che esistono nel mondo e a ottobre 2021 scadranno i voucher per chi ha dovuto annullare i viaggi in questo periodo di tempo. Se scatteranno ulteriori rimborsi, le nostre agenzie saranno letteralmente travolte".

Intanto, se da un lato si confida nel vaccino ("così da poter riprendere a muoversi almeno da giugno in poi") il prossimo passo è proprio la manifestazione di domani mattina a Roma. "Vogliamo fare sentire la nostra voce - conclude Monasterolo -: non è possibile, dopo un anno, ritrovarsi esattamente al punto di partenza".

Massimiliano Sciullo