Attualità - 19 settembre 2020, 20:17

Il nuovo Toro di Giampaolo inizia perdendo come faceva quello vecchio

Occasione per Berenguer in avvio, poi è solo Fiorentina: Sirigu nega più volte il gol a Kouame e agli attaccanti viola, prima del tocco vincente di Castrovilli

immagine tratta da torinofc.it

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Il cambio di allenatore, di filosofia di gioco, di alcuni interpreti per ora non ha prodotto cambiamenti. Il nuovo Toro ha iniziato il campionato perdendo e giocando male come succedeva spesso a quello vecchio, targato prima Mazzarri e poi Longo.

Certo la Fiorentina non era avversario malleabile all’esordio, se i granata non vincono da oltre 40 anni al Franchi una ragione ci sarà, ma per quante giustificazioni si possano dare, tenuto anche conto che si trattava della prima partita, la sostanza non cambia. Il Torino ha fatto qualcosa in avvio, arrivando ad impensierire Dragowski con Berenguer, al termine di una bella azione manovrata, ma dal finale del primo tempo in avanti ha giocato praticamente solo la squadra di Iachini. Il solito san Sirigu ci ha messo due volte una pezza con parate straordinarie su Kouame, altre volte gli attaccanti viola non sono stati lucidi in area, mentre il Tro si è visto solo in una circostanza in contropiede, quando un erroraccio di tocco di Zaza non ha saputo liberare Belotti a due passi dal gol.

I cambi operati da Giampaolo a metà ripresa per provare a vincere, con gli innesti di Verdi e Lukic, non hanno cambiato la sostanza, anzi la Fiorentina ha definitivamente preso in mano la partita, perché in mezzo al campo gli uomini di Iachini hanno dominato per larghi tratti (deludente il debutto del nuovo acquisto Linetty), trovando il meritato gol con Castrovilli, che poi ha pure sfiorato il raddoppio nelle ultime battute. La reazione del Toro non c’è stata, un gol di Belotti annullato per fuorigioco nel recupero e nulla di più. Sabato prossimo all’Olimpico arriva l’Atalanta, che a fine gennaio inflisse un clamoroso 7-0 alla formazione allora guidata da Mazzarri: urgono correttivi per evitare una nuova Caporetto.

Cronaca. Il nuovo Toro di Giampaolo esordisce al Franchi partendo con il 4-3-1-2 tanto caro al nuovo tecnico, con Berenguer al servizio della coppia Zaza-Belotti. I granata, nell’occasione in maglia bianca, iniziano in modo abbastanza convincente, anche se i ritmi sono abbastanza bassi da entrambe le parti e di occasioni non se ne vedono nei primi venti minuti. La prima vera opportunità capita sui piedi di Berenguer, che però calcia troppo centralmente, favorendo la respita di Dragowski. Resta l’unico lampo granata, perché dopo la mezz’ora la Fiorentina cresce e diventa padrona della gara: al 42’, sugli sviluppi di un calcio di punizione, lungo spiovente di Cacares sul quale Kouame colpisce di testa da due passi, riflesso felino di Sirigu, che poi evita anche il rischio autogol di Ansaldi. A pochi istanti dall’intervallo altro confronto diretto tra Kouame e Sirigu e altra paratissima dell’estremo granata, che toglie dalla porta un colpo di testa che sembrava destinato a diventare gol sicuro..

Kouame protagonista anche al 5’ della ripresa (dopo il gol di Biraghi subito annullato dal Var per un evidente fuorigioco), ma stavolta sbaglia il tempo dello stacco e impatta male, a pochi metri dalla porta granata, mentre Zaza non capisce l’interessante taglio di Belotti al 10’, sprecando una potenziale occasione in contropiede. Gravissimo l’errore di tocco dell’ex juventino al 16’, che non riesce a trovare il liberissimo Belotti a centro area, situazione che avrebbe consentito al Gallo di calciare una sorta di rigore in movimento. Bonaventura non trova la porta dopo una bella incursione in area, mentre a metà ripresa Giampaolo opera un doppio cambio con l’intento di aggiungere qualità negli ultimi trenta metri, con Verdi e Lukic che prendono il posto di Berenguer e Meite.

La partita la prende invece in mano la Fiorentina: al 25’ un diagonale di Chiesa sibila pericolosamente a fil di palo, facendo passare un brivido lungo la schiena di Sirigu (e dei tifosi granata). Subito dopo il cooling break altro pericolo per la difesa granata, ma il prolungato mischione in area non trova la deviazione giusta di un giocatore viola sottomisura. Dai e dai, al 33’ la Fiorentina trova il meritato vantaggio con Castrovilli, dimenticato da Izzo e dagli altri difensori del Toro a due passi dalla porta, facile facile il suo tocco sul perfetto assist di un Chiesa che era fuggito in velocità ad Ansaldi.

Chi si aspettava un finale all’arma bianca del Toro resta deluso, perché Sirigu evita il raddoppio di Castrovilli e del nuovo entrato Cutrone, mentre Giampaolo si ricorda solo nei minuti finali di avere ancora dei cambia a disposizione, mettendo dentro Millico e la new entry Vojvoda per l’arrembaggio finale. Ma un Toro con poco gioco e senza idee non arriva mai a spaventare Dragowski neppure nei 6 minuti di recupero decisi da Abisso: il gol di Belotti al 95’ è viziato da un evidente fuorigioco, per i colori granata la maledizione del Franchi continua.

Fiorentina – Torino 1-0

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Caceres, Milenkovic, Ceccherini; Chiesa (38’ st Lirola), Bonaventura (34’ st Borja Valero), Duncan, Castrovilli, Biraghi (42’ st Venuti); Kouame (42’ st Cutrone), Ribery (34’ st Vlahovic). All. Iachini

TORINO (4-3-1-2): Sirigu; Izzo (42’ st Vojvoda), Nkoulou, Bremer, Ansaldi; Meite (23’ st Lukic), Rincon, Linetty (42’ st Millico); Berenguer (23’ st Verdi); Zaza, Belotti. All. Giampaolo

Arbitro: Abisso di Palermo

Rete: 33’ st Castrovilli

Ammoniti: Milenkovic, Ceccherini, Biraghi, Linetty

Massimo De Marzi

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