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Politica | 01 maggio 2020, 19:27

Settimo, secondo consiglio comunale in videoconferenza

Proposta da un cittadino la costituzione di un fondo comunale per aiutare le persone in difficoltà

Settimo, secondo consiglio comunale in videoconferenza

Si è suddiviso in due giornate, mercoledì 29 e giovedì 30 aprile 2020, il secondo Consiglio Comunale in videoconferenza di Settimo.  

Il primo di tanti interventi è toccato alla capogruppo Elena Ruzza di Sinistra Civica, che con una mozione d’ordine ha chiesto una sospensione temporanea del consiglio e una riunione dei capigruppo, manifestando il suo dissenso per il mancato recepimento di una richiesta di audizione dei vertici di Seta nella prossima commissione. La stessa ha ricevuto l’immediato appoggio della capogruppo Rosa Catenaccio, del capogruppo Antonio Mencobello e del consigliere Antonio Borrini.

Dopo un’accesa discussione che ha visto anche l’intervento di Roberta Cadoni, capo gruppo del PD, la Presidente del Consiglio ha rigettato la richiesta, adducendo che, ai sensi dell’art. 66 del Regolamento sul funzionamento degli organi del Comune, non era argomento all’ordine del giorno e che lo stesso era stato ampiamente discusso nella precedente capigruppo.

Risposta che ha suscitato il dissenso della capogruppo Ruzza, la quale, rivendicando l’assenza di un principio democratico, ha dichiarato che rimarrà connessa solo per ascoltare l’interrogazione del cittadino e successivamente abbandonerà la videoconferenza. Dello stesso avviso la capogruppo Rosa Catenaccio e il Consigliere Antonio Borrini, i quali, rinunciando alla presentazione delle loro interpellanze, procederanno in tal senso.

A seguire si è tenuta la presentazione dell’interrogazione del cittadino, esposta dal sig. Ivan Marchetti, ed elaborata dal gruppo di lavoro “A reddito zero un paese muore, l’altra faccia dell’emergenza”. La proposta chiedeva all’amministrazione la costituzione di un fondo gestito dal Comune, aperto a tutti coloro intenzionati a donare denaro per la ripartenza dell’economia locale: cittadini, aziende, associazioni e istituti bancari. Il fondo è stato pensato per aiutare i cittadini che a causa dell’epidemia Covid-19 si sono trovati in difficoltà economiche, e non include coloro già serviti dai servizi sociali o da aiuti dello Stato. Nella proposta è stato precisato che il denaro dovrà poi essere restituito dai beneficiari rateizzando il debito e senza interessi.

A rispondere è stata direttamente la Sindaca Elena Piastra, la quale, dopo aver ringraziato il cittadino per tale iniziativa, ha evidenziato le sue preoccupazioni nell’attuarla in un contesto economico particolarmente difficile. La Sindaca ha comunque lasciato aperta una porta sullo studio di una possibile futura attuazione, e in conclusione Marchetti ha invitato la politica settimese ad essere propositiva anche con progetti pilota che possano essere d’esempio. 

Sono seguite due comunicazioni: la prima della Sindaca sulla situazione sanitaria della città, che ha anticipato alcuni argomenti successivamente approfonditi  a seguito di un’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle ed esposta dalla consigliera Anna Sanfilippo. Le risposte all’interpellanza, integrate dal consigliere e medico Umberto Salvi, hanno evidenziato un problema ormai conosciuto, quello della mancanza dell’esecuzione dei tamponi. Purtroppo, come riferito dalla Sindaca, dopo diversi solleciti fatti, vengono effettuati nelle RSA cittadine solamente da pochi giorni grazie all’intervento del Prefetto; inoltre, traspare la delusione per la scarsa comunicazione della situazione epidemiologica in questa fase di emergenza da parte degli enti preposti alle autorità sanitarie locali e alla Sindaca. Ad oggi, in città risultano essere stati effettuati 1471 tamponi, con 26 decessi per COVID-19 e 211 cittadini risultati positivi. Sono intervenuti sull’argomento  anche il consigliere Arnaldo Cirillo e il capogruppo Massimo Del Vago.

La seconda comunicazione ha visto l’assessore Angelo Barbati informare il consiglio sul progetto “emergenza freddo” terminato il 15 aprile con un costo complessivo da parte del Comune di 11.790,00 euro. Una soddisfazione raggiunta grazie alla collaborazione del centro Fenoglio.

Successivamente è seguita l’interpellanza presentata dai consiglieri della Lega Salvini e dalla consigliera Rosa Catenaccio avente ad oggetto “LIBERALITA’ EMERGENZA COVID FONDAZIONE COMUNITA’ SOLIDALE ONLUS”, in cui attraverso l’esponente Mencobello si è chiesto il rendiconto all’amministrazione delle azioni e spese sostenute in questo periodo di emergenza per far fronte alle attività svolte. L’assessore Daniele Volpatto ha difeso i motivi della scelta e la legittimità delle azioni intraprese, spiegando con un’accurata dissertazione l’importante lavoro svolto grazie al fondamentale contributo di tanti cittadini, aziende, volontari e dipendenti dell’amministrazione.

La parte deliberativa è stata introdotta con la presentazione di una variazione al bilancio 2020-2022. L’assessore Luca Rivoira ha esposto le motivazioni, dovute allo stanziamento dei contributi dello Stato per euro 261.000,00 per far fronte alle esigenze straordinarie di emergenza. Dopo un’accesa discussione sui pacchi spesa consegnati dall’amministrazione e i buoni spesa proposti dall’opposizione e dalla Lega, quest’ultima si è astenuta dal voto, mentre il M5S ha votato a favore della maggioranza, sostenendo che il risultato finale, seppur con alcune critiche, ha comunque saputo soddisfare le tante richieste d’aiuto alimentare. L’assessore Angelo Barbati ha ribadito più volte come la scelta dei pacchi abbia permesso di soddisfare ben 900 famiglie.

Con la delibera 36 è stato approvato per la prima volta il “Bilancio Partecipativo”, uno strumento utile a fornire informazioni sulle priorità definite dalla collettività, uno strumento di partecipazione attiva dei cittadini che potranno decidere, nel rispetto del regolamento, proposte e progetti per il bene comune. Il capogruppo Del Vago ha ringraziato l’amministrazione e l’assessore Rivoira per questa proposta condivisa fin da subito e parte integrante del programma dei 5 Stelle.

La proposta della variante parziale n.38 al piano regolatore generale, discussa giovedì 30, ha visto diversi interventi da parte di tutti i gruppi consiliari e alcuni momenti di impasse. Il primo, a seguito del rifiuto di mettere in discussione un emendamento presentato dal Consigliere Arnaldo Cirillo a seguito di un parere tecnico negativo, accettato solo dopo aver chiarito l’equivoco. Il secondo, dopo un emendamento presentato dal consigliere Maugeri e condiviso dai consiglieri del M5S che ha determinato la sospensione di 15 minuti del consiglio. Entrambi gli emendamenti proponevano di dare più centralità al consiglio per il successivo iter di approvazione del P.P.E. riguardante l’area Bordina, ed entrambi sono stati bocciati dalla maggioranza poiché ritenuti inammissibili.

Delle ventuno schede inserite nella variante, quella che ha animato maggiormente la seduta è stata l’ultima, quella più comunemente conosciuta di area Bordina e delle tre Torri. La Sindaca e la maggioranza hanno fortemente difeso la scelta fatta, ritenuta migliorativa e con un minor utilizzo di metri quadrati, passando da tre ad una torre con la possibilità di costruire una RSA che seppur privata darà dei servizi ai cittadini. La variante è stata approvata, con Lega e M5S che seppur con motivazioni diverse non hanno partecipato al voto.

La capogruppo di Italia Viva Angela Schifino ha in seguito presentato un ordine del giorno avente ad oggetto “sostegno al commercio e artigianato” , un argomento particolarmente sentito nell’attuale e sempre più difficile contesto economico. L’assessore Chiara Gaiola è intervenuta per spiegare le preoccupazioni e la vicinanza dell’amministrazione alle tematiche esposte, sensibilizzata dai vari interventi dei consiglieri che hanno evidenziato in modo costruttivo le difficoltà generate da decreti che danno spesso troppo adito ad interpretazioni, senza trovare poi un reale riscontro applicativo, e deludendo in alcuni casi le aspettative dei cittadini.

In ultimo, una mozione presentata dalla Lega avente ad oggetto la richiesta di sospensione della TARI e della TOSAP per le attività commerciali e le imprese. Dopo diversi interventi, la maggioranza, pur condividendo la proposta, ne ha chiesto il ritiro perché ritenuta superata dalle iniziative già intraprese, motivo per il quale è stata bocciata in votazione dalla maggioranza ad esclusione di Lega e 5 Stelle.

Alessandro Del Vago

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