Torino - 20 febbraio 2020, 12:50

Estate 2020, ecco tutte le nuove mete dall'aeroporto di Torino

Si potrà volare sulla siciliana Comiso, verso Kiev e Mykonos: "Nel 2019 persi 132 mila passeggeri: ora puntiamo a 4 milioni di utenti"

Il 2020 dell'aeroporto di Torino si apre con il segno meno a causa di diversi scioperi. A gennaio si è registrato un calo di 5 mila passeggeri, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 333 mila utenti.

"Il mese che si è appena chiuso - ha precisato l'A.D di Sagat, Andrea Andorno, oggi in commissione Commercio - è stato il secondo miglior gennaio di sempre".

A livello generale il 2019 ha visto transitare per lo scalo torinese oltre 3 milioni e 950 mila passeggeri, con una leggera diminuzione (-132.765) rispetto al 2018, quando erano 4 milioni e 84 mila. "L'emergenza Coronavirus - ha spiegato Andorno - sta avendo un impatto negativo su alcuni segmenti del traffico aereo a febbraio, a causa di annullamenti di fiere e meeting, così come la tempesta che ha colpito il nord Europa. Per il 2020 prevediamo di arrivare a 4 milioni di passeggeri". 

Un obiettivo che si punta a raggiungere con l'introduzione di nuove rotte per l'estate 2020. Per la stagione calda da Torino si potrà volare diretti sulla siciliana Comiso (2 frequenze settimanali con Blue Air), verso la capitale dell'Ucraina Kiev (2 frequenze settimanali con Sky Up) e la greca Mykonos (1 frequenza settimanale con Volotea). Su Napoli Easy Jet ha raddoppiato le frequenze settimanali con Caselle, passando da uno a due voli al giorno. 

Attualmente all'aeroporto di Caselle sono impegnati 2.650 lavoratori (376 diretti), che arrivano fino a 12.700 occupati con l'indotto. Nel 2019 sono state assunte 13 persone, a cui vanno aggiunti consolidamenti lavoratori.

Il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, accusando la giunta Appendino di "totale assenza di visione ed efficacia" sull'aeroporto, ha chiesto di "lavorare per avere una base low cost", di puntare su rotte "verso il sud Italia, Europa dell'est e Marocco".

"È necessario - ha poi aggiunto l'esponente dem - avviare un monitoraggio esteso sui passeggeri in arrivo e in partenza per capire le ragioni dei loro voli, così come utilizzare parte dei corposi utili annuali a re-investimento per il potenziamento invece che a dividendo".

"Ogni ragionamento su un futuro di crescita per l'Aeroporto Pertini di Caselle non può prescindere da un più ampio e profondo ragionamento strutturale e infrastrutturale", ha sottolineato Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale a Torino. "Vi sono aree della cintura dalle quali il tempo per raggiungere con i mezzi pubblici Caselle e Malpensa risulta sostanzialmente paragonabile. Torino resta una delle rare città europee il cui centro cittadino non è direttamente collegato su binari con l'aeroporto. Serve anzitutto un cambio di mentalità per non diventare sempre più periferia italiana ed europea".

Cinzia Gatti