“Dobbiamo imparare a saper leggere il giornale di domani. E’giunta l’ora di premere sull’acceleratore: basta parlare di tavoli e di crisi”. A due mesi scarsi dal ritiro della procedura di licenziamento collettivo che interessava l’intero reparto del sito di Saluggia, il Consigliere Regionale di Torrazza Piemonte Gianluca Gavazza lancia una provocazione affinché la richiesta dei sindacati possa trovare delle risposte concrete.
“Mettiamo sulla scrivania un progetto che preveda finalmente la realizzazione dell'argine sulla Dora - senza il quale tutto si ferma - una circonvallazione ed una rotatoria per agevolare la viabilità da e per Saluggia permettendo così alle aziende di restare ed investire sul territorio”. La crisi occupazionale di Livanova (oggi chiusa) e Microport (ancora aperta) ha evidenziato le necessità delle società - operanti all’interno del sito - in materia di sicurezza, viabilità, infrastrutture oltre per facilitarne la stabilità e l’espansione. “Anche se la vertenza Livanova si è chiusa – ha continuato Gavazza, da anni protagonista sul territorio prima come amministratore, oggi come membro del Consiglio Regionale - non si possono ulteriormente procastinare interventi che da anni vengono richiesti ai vari livelli istituzionali e che rispondono non solo alle necessità espresse dalle società ma anche alla convivenza di queste con il territorio".
“Il Piemonte – conclude Gavazza - ha chiesto al Governo lo stato di calamità occupazionale per affrontare i morsi della crisi che per l’anno appena iniziato lascia prevedere un’emorragia di almeno 5000 posti di lavoro. Un intervento strategico e coordinato sul territorio di Saluggia permetterebbe di tamponare questa emorragia e garantire un posto di lavoro all’incirca 2 mila persone che lavorano nel polo produttivo di Saluggia. Per tutti non potrebbe che essere un ottimo traguardo”.