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| 15 ottobre 2019, 17:15

Banchieri alla Regione: “Ambiente, basta interventi emergenziali: serve politica più ampia"

Oggi le categorie economiche e i sindacati a Palazzo Lascaris al Consiglio Regionale aperto sull'ambiente. Cgil, Cisl e Uil, che hanno presentato un documento unitario per un modello di sviluppo sostenibile

Banchieri alla Regione: “Ambiente, basta interventi emergenziali: serve politica più ampia"

Riuscire a far convivere tutela dell’ambiente ed esigenze del mondo del lavoro: è questa la richiesta delle categorie economiche e dei sindacati oggi intervenuti al Consiglio Regionale aperto sull’ambiente.

A puntare il dito contro i blocchi antismog e la nuova Ztl di Torino voluta da Appendino il Presidente di Confesercenti Piemonte Giancarlo Banchieri, che ha parlato rispettivamente di “provvedimenti emergenziali” e  di “danno per imprese e cittadini”. “Quelli ambientali – aggiunto – sono problematiche troppo importanti per limitarsi a interventi di carattere emergenziale: serve una politica più a vasto raggio”.

Priorità per Confesercenti sono il miglioramento del trasporto pubblico locale - con incentivi per chi utilizza bus e metro - così come la valorizzazione del commercio di vicinato a Km0 tramite ad esempio riduzione delle tasse per chi si impegna a produrre meno plastica o ad abolire l’uso di prodotti nocivi per l’ambiente. Per Banchieri è inoltre necessario “lavorare sulla riqualificazione urbana degli edifici, recuperando risorse da una maggiore tassazione sugli insediamenti delle piattaforme di marketplace, considerando quindi gli insediamenti logistici di Amazon e di altre simili colossi dell’online come veri a propri insediamenti commerciali e quindi applicare a essi gli oneri (urbanistici, fiscali, e così via) previsti in questi casi: di fatto sono attività di vendita, non magazzini”.

Sollecitazioni in parte condivise da CgilCisl e Uil, che hanno presentato un documento unitario per un modello di sviluppo sostenibile. Come ha spiegato il Segretario Generale della UIL Piemonte Gianni Cortesebisogna lavorare per il recupero e la riqualificazione dei centri urbani”. “E’ impensabile – ha aggiunto – ritenere che il rilancio del settore edile possa essere legato solo alle grande infrastrutture, perciò bisogna preoccuparsi della messa in sicurezza del territorio, del dissesto idrogeologico, dell’impatto dei terremoti”. “Anche gli investimenti per l’efficientamento degli edifici pubblici dovrebbero essere intensificati, perché produrrebbero risparmio energetico, occupazione qualificata e l’eliminazione di C02” ha concluso Cortese.

I quattro Atenei piemontesi hanno annunciato di unire le forze a difesa del clima. L’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, sono pronti ad affiancare la Regione nella transizione verso l'azzeramento delle emissioni climalteranti e un modello di sviluppo duraturo e sostenibile.

 

Cinzia Gatti

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