Eventi - 20 gennaio 2018, 16:33

Inaugurato l’Anno Accademico della Libera Università della Legalità

L'iniziativa di Chivasso è pressoché unica in Italia

Si è aperto sull’onda dell’emozione e della commozione, il quarto Anno Accademico della Libera Università della Legalità, iniziativa pressoché unica a livello nazionale e fortemente voluta dal sindaco emerito Libero Ciuffreda, all’indomani delle operazioni “Minotauro” (2011) e “Colpo di Coda” (2012) portate avanti dai Carabinieri contro la criminalità organizzata, operazioni che portarono alla luce una realtà fatta di profonde infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale cittadino, che sconvolse profondamente la città.

“Non è stato facile governare una città attonita e smarrita - ha ricordato giovedì sera l’ex sindaco Ciuffreda, che salì a Palazzo Santa Chiara nel giugno 2012 - ma ce l’abbiamo fatta e abbiamo lavorato sulla Legalità, istituendo la Consulta per la Legalità prima (grande impegno in questo senso è stato profuso anche dall’ex assessore Annalisa De Col) e poi la Libera Università della Legalità. Vedere tante persone qui, questa sera, è una grande soddisfazione e l’insieme di musica, teatro, presenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine, rappresenta quel creare una rete che diventa contrasto alla criminalità organizzata”. Un impegno che significa la volontà di combattere, di non cadere nell’indifferenza, ha sottolineato Matteo Cerutti Sola, referente del presidio cittadino di Libera, associazione che negli ultimi anni è sempre stata al fianco dell’Amministrazione comunale, in tutte le sue iniziative sulla Legalità.

Commoventi fino a strappare una lacrima a tutti i presenti (una sala affollatissima a Palazzo Einaudi) i ragazzi del Liceo Classico Newton, ex VA e poi gli studenti dell’attuale VA, che con la disarmante semplicità che solo i ragazzi sanno avere, hanno ricordato il loro professore di Storia e Filosofia, Francesco Racco, scomparso improvvisamente lo scorso anno. Un affetto, quello dimostrato dai ragazzi, commossi per primi fino alla lacrime, che dimostra quanta parte la Scuola con i suoi Docenti, può avere nel seguire i ragazzi nel loro percorso di crescita e di quanto valore abbia l’insegnamento che proviene dall’esempio di un insegnante o di un adulto che è punto di riferimento per i giovani. Un impegno, quello di seguire i ragazzi, a cui non si è sottratto il Dirigente Scolastico del Liceo “Isaac Newton” e reggente per l’Europa Unita, Doriano Felletti, che sta lavorando di pari passo con l’Amministrazione comunale per offrire sempre più progetti coinvolgenti ai nostri studenti.

Commovente la richiesta dell’Assessore alla Cultura e alla Legalità, Tiziana Siragusa, che ha chiesto ai ragazzi “Seguiteci, state con noi, diventate anche voi testimoni di queste azioni, in modo da potervi passare il testimone di questa Università”.

Emozione nel discorso dell’ex sindaco Libero Ciuffreda, che proprio nella serata di giovedì ha ricevuto dall’assessore Siragusa l’attestato con la nomina a membro onorario della Libera Università della Legalità ed è stata proprio l’Assessore a ricordare che l’Università è nata grazie all’impegno di Ciuffreda che per finanziare il progetto rinunciò al suo stipendio di Sindaco mettendolo a disposizione dell’Amministrazione.

Così come cariche di emozione sono state le note della chitarra di Simone, allievo del liceo “Leone Sinigaglia”, che hanno accompagnato Francesco Micca del Faber Teater che ha letto il discorso pronunciato da Paolo Borsellino alla morte di Giovanni Falcone.

Un nodo stretto alla gola lo ha fatto venire anche l’intervento di Daniele Bagni e Luciano Bizzotto del Cai che hanno raccontato della via di arrampicata “No Mafia”, aperta sulla parete della montagna che sovrasta il luogo della strage.

Commovente la fotografia di Borsellino e Falcone, scelta come simbolo della serata dall’assessore Tiziana Siragusa, dove i due magistrati ridono vicini, “Ma non era certo un’ilarità sciocca – ha sottolineato Ciuffreda -: sorridevano, seppur consapevoli di quanto la loro vita fosse in pericolo, sorridevano perché avevano un’idea da portare avanti”.

“La nostra Amministrazione intende proseguire sul cammino tracciato dal Libero Ciuffreda – ha detto il sindaco Claudio Castello quando ha aperto la serata -, sensibilizzando al rispetto delle regole e affrontando il tema con tre filoni: lotta alla mafia, accoglienza dei profughi e contrasto al gioco d’azzardo” ed ha definito l’esperienza della Libera Università della Legalità, “Un sogno nato dalla sensibilità del mio predecessore”.

A sorpresa, il sindaco Castello ha anche annunciato che la Città di Chivasso conferirà la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, per l’impegno profuso nella lotta alla criminalità organizzata, sul territorio.

“Sappiamo che non siamo da soli, che abbiamo il supporto della gente e noi non abbassiamo mai la guardia”. Il Capitano Luca Giacolla, oggi al Comando della Compagnia dei Carabinieri di Chivasso, aveva quindici anni quando ci fu la strage di Capaci: “Tutti abbiamo sentito quell’esplosione, un’esplosione che ha risvegliato anche le coscienze. E’ stato bello essere qui stasera perché ho respirato la stessa aria che c’è nel mio ufficio, quando lavoro con i miei ragazzi, un gruppo che sono onorato di guidare. Con i ragazzi di Libera mi lega un rapporto di amicizia e collaborazione: sono ragazzi che non hanno avuto paura e che non hanno paura, perché quando si è tutti insieme, non bisogna avere paura. Quello che stasera sta succedendo in questa sala è importantissimo, perché vuol dire che c’è volontà di cambiamento, che si è preso coscienza di un problema e questo vuol dire che si è già iniziato a combattere”.

Annarita Scalvenzo