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Attualità | 31 marzo 2020, 14:00

Coronavirus, in Piemonte aree dove fare il tampone per pazienti non gravi

La misura si affiancherà a quella attuale: il malato, con febbre alta o gravi problemi respiratori, verrà raggiunto sempre dagli operatori sanitari per il test a casa

Coronavirus, in Piemonte aree dove fare il tampone per pazienti non gravi

Aree specializzate in Coronavirus, dove potranno recarsi i pazienti con sintomi lievi per fare direttamente il tampone. E’ questa una delle novità annunciate in videoconferenza dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi in Consiglio Regionale, durante le comunicazioni sui provvedimenti adottati dalla Regione per il Covid.

Questa misura si affiancherà ovviamente all’attuale sistema: il malato, con febbre alta o gravi problemi respiratori, verrà raggiunto sempre dagli operatori sanitari per il test a casa.

Diventa molto dispendioso – ha spiegato Icardi – sia in termini economici che di tempo, andare nella abitazioni delle persone: organizzeremo delle aree per fare i tamponi, dove verranno convocate le persone. Verranno realizzate strutture di questo tipo in ogni zona”.

La Regione sta lavorando quindi per individuare degli spazi idonei in tutta la Regione, dove poter allestire dei percorsi dedicati e in sicurezza. Il paziente con sintomi lievi, quindi che in seguito al test potrebbe risultare “falso” sintomatico, recarsi in queste aree in modo più immediato e rapido.

Una misura che si affianca quindi all’esigenza di eseguire test più a tappeto sulla popolazione, a cui la Regione ha risposto aumentando i laboratori, passati dai due pre-emergenza ai 18 di oggi.

Icardi ha poi confermato l'attenzione sulle Rsa, da molti considerate potenziali "bombe ad orologeria" se il Coronavirus si diffondesse all'interno. L'assessore ha ribadito che verranno fatto test sierologici sui 30mila anziani residenti in queste strutture. "In ogni caso - ha aggiunto - nessun paziente positivo sarà ospitato nelle residenze assistenziali".

"Estendiamo il piano-tamponi dalle RSA alle comunità di minori e persone con disabilità", la proposta di Silvio Magliano (Moderati). "Sempre a proposito di tamponi, urge uno sforzo per garantire tempi brevi e certi per quanto riguarda gli esiti. Il personale sanitario si trova troppo spesso nelle condizioni di poter contare su un solo cambio di dispositivi di protezione per l'intero turno di lavoro: si garantiscano almeno due cambi ogni giorno di mascherine, camici e visori. Si abbassi inoltre al 4% l'Iva su tutti i dispositivi di protezione".

Cinzia Gatti

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