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Politica | 21 gennaio 2020, 10:55

Referendum elettorale, opposizione protesta a Palazzo Lascaris: "Maggioranza bocciata"

Grimaldi (LUV):"Ci avete sequestrato per giorni". Preioni (Lega) replica: "Si dice che siamo stati bocciati: ne riparliamo dopo Emilia e Calabria"

Referendum elettorale, opposizione protesta a Palazzo Lascaris: "Maggioranza bocciata"

Si è aperta con la protesta dell’opposizione di centro la seduta del Consiglio Regionale, per il tempo fatto “perdere” dalla maggioranza sul referendum elettorale. I consiglieri del Pd, Luv, Moderati, Lista Civica Monviso e M5S hanno esposto cartelli con le scritte “Referendum bocciato. Ve lo avevamo detto” e “Bocciati”, accompagnati dalla faccia di un asino.

"Ci avete sequestrato per ore, giorni, settimane” – ha attaccato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “La nostra opposizione era non solo giusta, ma fondata: per due volte ci siamo opposti in maniera ferma, con un ostruzionismo nel merito della questione, per evitare l'approvazione dello scempio che la Lega aveva presentato in Aula, ma la maggioranza ha preferito andare avanti per la propria strada, inchiodando il Consiglio regionale del Piemonte in inutili sedute notturne". “In Regione Piemonte – ha continuato Grimaldi - zero leggi, zero provvedimenti e mesi di tempo buttati per rispondere agli ordini di via Bellerio”. Il capogruppo del PD Domenico Ravetti ha accusato la maggioranza di non aver ascoltato le opposizioni.

I tempi – ha replicato il capogruppo regionale della Lega Alberto Preioni - si sono allungati per l’ostruzionismo della minoranza. Si dice che siamo stati bocciati: ne riparliamo dopo le elezioni dell’Emilia Romagna e della Calabria”.

La discussione sul referendum è approdata a Palazzo Lascaris due volte. Dopo essere stato approvato in aula il 26 settembre, la richiesta era tornata nuovamente in Consiglio Regionale ad inizio novembre perché la Cassazione aveva chiesto integrazioni, per un totale di una settimana di discussione.

Il quesito era stato presentato da otto consigli regionali, tra cui quello del Piemonte, tutti guidati dal centro-destra.  A proporre di abolire la quota proporzionale era stato il leader della Lega Matteo Salvini, dal palco di Pontida.

Cinzia Gatti

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